A sei anni da Frozen Il Regno di Ghiaccio tornano al cinema in Frozen 2 Il segreto di Arendelle le avventure di Elsa e Anna, rispettivamente regina di Arendelle e sua sorella, stavolta alle prese con un neo, e pure bello grosso, nel passato della propria dinastia a cui dover porre assolutamente rimedio. Diretto da Jennifer Lee, che firma anche la sceneggiatura, e Chris Buck, e prodotto da Peter Del Vecho, il nuovo film Disney esce in sala mercoledì 27 novembre a raccontare come la sorellanza, l’amore, l’amicizia, la famiglia, insomma ogni tipo di legame umano, e non solo, riescano a vincere contro il male, anche quello compiuto nel passato da qualcuno che, ahimè, amavamo anche. Accettare che non siamo perfetti, e che anche le persone che ci sono o che ci sono state vicino possano non esserlo, è il messaggio che filtra da Frozen 2 Il segreto di Arendelle, dove il suddetto segreto è una macchia da cancellare e, se possibile, un danno cui rimediare. L’odissea di Elsa in questa storia, che, armata soltanto dei suoi poteri di ghiaccio, affronta l’ignoto che è ora un mare in tempesta, ora una foresta incantata in un altro tempo e in un altro luogo, ora un popolo sconosciuto, è in realtà un viaggio rischioso ma che va assolutamente compiuto per recuperare dignità, personale e del proprio popolo. “Un film che educa i giovani alla collettività e ad un concetto di famiglia meno circoscritta ad un onore di famiglia che ha fatto danni incredibili” sottolinea Giuliano Sangiorgi cui non solo è stata affidata una versione speciale di Nell’ignoto, leitmotiv della pellicola, ma anche una piccola parte da doppiatore che gli ha permesso di “mettere un piede” in quel popolato mondo di voci italiane creato dalla Disney. Dove ritroviamo infatti Serena Autieri a dare la voce italiana ad Elsa, Serena Rossi a prestarla a Anna, ed Enrico Brignano a rendere ancora più divertente con la sua voce Olaf, un pupazzo di neve che si è persino meritato uno spin off tra il primo e il secondo capitolo della saga intitolato Frozen Le avventure di Olaf, che sa cambiare forma e che per magia non si scioglie neanche nei caldi abbracci che tanto desidera. “Si rimettono in gioco e si fanno un sacco di domande” ci dice Serena Rossi delle due regali sorelle: comincia Elsa, spinta da questo richiamo vocale che arriva da lontano e lontano la porterà, a cercare la sua vera essenza, e Anna la segue, sempre a fianco della sorella almeno finché lei glielo permetterà e perennemente preoccupata per lei, un’Anna stavolta meno goffa e più matura che dunque, ci rivela Serena Rossi, ha faticato meno a doppiare. “Olaf è la parte comica che alleggerisce la storia” ci racconta Enrico Brignano che un po’ intimorito dal paragone con Josh Gad che dà voce al pupazzo nevoso nella versione originale, rivela di essersi impegnato parecchio, anche se si prende i complimenti di Giuliano Sangiorgi, e soprattutto per il canto; “un film che sembra un cartone animato ma in realtà è una sorta di documentario su noi stessi, sulle nostre anime, sui nostri peccati e desideri – ci dice ancora Brignano di Frozen 2 Il segreto di Arendelle – ed ha quindi una forte responsabilità educativa ed evocativa”.
Tutto ciò che è stato detto e qui scritto non spaventi tuttavia i genitori che vogliono portare al cinema i loro bambini, anzi: Frozen 2 Il segreto di Arendelle è un film ricco di avventura, musica, colori, effetti speciali come nei film non animati, fa ridere, ha suspense, colpi di scena, insegna il coraggio e l’intraprendenza, la costanza e la resilienza, l’onestà e la giustizia. Semmai da temere potrebbe essere la minaccia del frontman dei Negramaro che ha accettato di cantare Nell’ignoto sui titoli di coda – ci dice – “per amore e per vendetta”: l’amore per sua figlia Stella con la speranza che d’ora in poi lo sentirà sempre in coda a un film Disney, e vendetta verso i suoi nipoti che gli hanno “devastato le orecchie” – parole sue – con le canzoni del primo Frozen, da Oggi per la prima volta a All’alba sorgerò. Tutto vero, come potete vedere nel nostro videoincontro con Serena Rossi, Giuliano Sangiorgi ed Enrico Brignano: