Forever Young, Stefano Fresi: non sono né forever né young. La nostra videointervista

di Patrizia Simonetti

Romano, compositore e musicista prima che attore, al cinema Stefano Fresi arriva nel 2005 con Romanzo Criminale di Michele Placido, anche se il mare dove sguazza meglio è quello della commedia. Solo l’anno scorso lo abbiamo visto in Noi e la Giulia di Edoardo Leo, Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno e La prima volta di mia figlia, opera prima di Riccardo Rossi. Adesso è tra i protagonisti di Forever Young, la nuova commedia di Fausto Brizzi in sala da giovedì 10 marzo, che racconta dei finti giovani e dei superatleti dell’Italia di oggi, accanto a Teo Teocoli  (qui la nostra videointervista), Sabrina Ferilli, Lilli, Lorenza Indovina, Fabrizio Bentivoglio, Luisa Ranieri, Claudia Zanella. Nel film Stefano Fresi si chiama Lorenzo, suona il violino ed è un po’ sovrappeso ma sembra proprio che non gli importi, anzi, lo infastidisce sua moglie Marta (Claudia Zanella) quando cerca di convincerlo a mangiare cibi più sani così come fa il suocero Franco (Teo Teocoli) che a settant’anni suonati è ancora fissato con lo sport e la corsa e lo tormenta sfidandolo a tennis, a trattenere il fiato sott’acqua e ad accompagnarlo alla maratona, ma poi sarà lui stesso, preoccupato della salute del suocero, a pedalare, nel vero senso della parola, per stargli dietro e tenerlo sotto controllo. Anche se poi sarà proprio Franco a scuoterlo un po’ anche nella vita. “Viva quelli che stanno bene nella loro età – ci dice Stefano Fresi a proposito dei Forever Young – io sto benissimo nei miei 42 anni e se penso ad averne 50 è solo per essere sicuro di campare i prossimi 8”. Ecco la nostra videointervista a Stefano Fresi: