Flavio Insinna e L’Eredità di Fabrizio Frizzi (o forse no), videointervista

di Patrizia Simonetti

Flavio Insinna L’Eredità, come ci racconta lui stesso nella nostra videointervista che trovate a fine articolo e che abbiamo realizzato alla presentazione dei Palinsesti Rai della stagione autunnale, l’ha condotta una sola volta ed era il primo aprile del 2015: in quel caso fu un pesce d’aprile per i telespettatori di Rai 1 organizzato dallo stesso Flavio Insinna e da Carlo Conti che per quel preserale si scambiarono i programmi, andando l’uno al timone, appunto, de L’Eredità e l’altro alla guida di Affari tuoi. Stavolta però il pesce d’aprile, o meglio di settembre, potrebbe farlo la stessa Rai a Flavio Insinna e sarebbe davvero pesante.

Come annunciato da tempo, è stato infatti scelto proprio il conduttore romano, da tempo assente dagli schermi Rai per quelle polemiche che lo videro “maltrattatore di concorrenti”, come padrone di casa della diciassettesima edizione de L’Eredità, il game show targato Magnolia al via alle 18.50 del 24 settembre prossimo su Rai 1, sempre con le professoresse Eleonora Arosio, Laura Dazzi, Vera Santagata e Chiara Esposito, e ai nostri microfoni e videocamera lo stesso Insinna si è detto davvero emozionato, e forse anche un po’ preoccupato, di prendere il posto dell’amico e collega Fabrizio Frizzi scomparso il 26 marzo scorso: “se Fabrizio fosse andato a condurre un altro programma sarebbe la vita che facciamo di solito, ma non è così – ci ha detto – Fabrizio per quanto mi riguarda c’è, è nel mio cuore con i pensieri e i tanti ricordi, ma fisicamente non c’è, per cui sarà molto delicato, anche se non impossibile, perché c’è Fabrizio da onorare”.

Eppure sembrerebbe che i nuovi vertici Rai non siano poi così convinti che sia davvero la persona giusta e forse potrebbero sostituirlo (si parla già di Amadeus o di Marco Liorni). Peccato, perché per lui sarebbe stata “una grande occasione per tornare a studiare, non solo come conduttore, ma anche per le domande e le risposte”. Ecco la nostra videointervista a Flavio Insinna: