Festival di Spello: premi speciali e videointerviste a Enrico Melozzi, Antonio Bannò, Francesco Foti

di Patrizia Simonetti

Si è chiuso il sipario sul Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri Le Professioni del Cinema 2024. Una XIII edizione fortunata, con tanti ospiti e premi, grande pubblico e molti eventi che vi abbiamo già raccontato nei nostri precedenti articoli, e che siamo stati quindi felici di seguire in loco e di persona, fino alle cerimonie di premiazioni e alla grande festa di chiusura svoltesi a Foligno, accolti, peraltro, da un’atmosfera cordiale e decisamente dolce…

Merito certo della professionalità e della lungimiranza, oltre che della passione, di Donatella Cocchini, presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale Aurora APS e codirettrice organizzativa della kermesse assieme a Francesca Romana Lovelock, e del direttore artistico Gianluca Scarpa che di mestiere fa il montatore.

E non è un caso visto che il Festival di Spello punta proprio ad accendere un faro sugli artisti delle Professioni del Cinema, quelli che il pubblico cinematografico e televisivo non vede mai di persona, pur godendo del loro lavoro e della loro creatività. Dei tanti premi andati a loro abbiamo pertanto già reso conto in primis,  qui ci occupiamo invece dei Premi Speciali.

E tra i Premi Speciali del Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri, c’è il Premio Carlo Savina, intitolato a uno dei più autorevoli musicisti della storia del Cinema, andato al maestro Fabio Frizzi, compositore, orchestratore e direttore d’orchestra. E anche il Premio Federico Savina, intitolato al fonico e musicista scomparso lo scorso maggio, già presidente onorario del Festival e cittadino onorario del comune di Spello, nonché fratello di Carlo Savina, andato al Maestro Enrico Melozzi, compositore, produttore e direttore d’orchestra, nonchè presenza fissa, con tanto di bacchetta in mano, a dirigere l’orchestra del Festival di Sanremo in molte esecuzioni.

Il Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri ha inoltre consegnato il Premio all’Eccellanza a Renato Carpentieri, attore e regista di grande talento che sul palco ha ricordato come nella carriera di un artista non sia tanto importante la quantità, quanto la qualità del suo lavoro.

Affermazione che ha colpito molto Antonio Bannò, giovane e talentuoso attore brillante e ironico, visto in tante serie come Rocco Schiavone, Suburra, Romulus, Vita da Carlo, Christian e al cinema ne Il Colpo del Cane, Il Principe di Roma e, dal 2 novembre scorso, anche nel ruolo di Pinna ne La Guerra del Tiburtino III di Luna Gualano, presentato anche in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nella sezione parallela di Alice nella Città, premiato a Spello come Miglior promessa del Cinema Italiano.

Al Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri anche un affezionato come Francesco Foti, visto ultimamente in TV nella serie Il metodo Fenoglio nel ruolo del colonnello Valente e da maggio di nuovo in teatro con il nuovo spettacolo Esercizi di Stile di Raymond Queneau prodotto dallo Stabie di Catania. L’attore catanese è salito, per lo più a sorpresa, più volte sul palco del Festival, anche in occasione della premiazione dello sceneggiatore Davide Carabellese del cortometraggio Notti D’Estate di Riccardo Cannella in cui interpreta Paolo Borsellino. Ecco allora le nostre videointerviste al Maestro Enrico Melozzi, all’esilarante Antonio Bannò e a Francesco Foti:










Le Foto sono di Angelo Costanzo