Everybody loves diamonds: recensione e videointerviste al cast

di Patrizia Simonetti

Nel 2003 tal Leonardo Notarbartolo riuscì a penetrare nel caveau del Diamond Center di Anversa mettendo a segno un colpo da un miliardo di dollari grazie al più grande furto di diamanti della storia. Non fu un colpo perfetto, ma i preziosi pare non vennero più ritrovati. La storia di quell’avventura pazzesca di cui Leonardo fu protagonista assieme alla sua banda improbabile e scalcinata, è diventata una serie TV intitolata Everybody loves diamonds, disponibile dal 13 ottobre su Prime Video con Kim Rossi Stuart, al suo debutto nella serialità nel ruolo del protagonista, affiancato da Anna Foglietta che interpreta sua moglie Anna, da Carlotta Antonelli, Gianmarco Tognazzi e Leonardo Lidi rispettivamente nei ruoli dei componenti della banda Sandra, Ghigo e Alberto. Nel cast, che si fa internazionale, anche Rupert Everett e Malcolm McDowell, e Remo Girone. Alla regia, c’è Gianluca Maria Tavarelli.

Nel corso dei primi due episodi che abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima, conosciamo Leonardo Notarbartolo, nato con l’indole del ladro che sperimenta sin da bambino. Del resto, tale è rimasto, entusiasta, sognatore e visionario, e il colpo al World Diamond Center, preparato con cura, meticolosità, creatività, non è solo il modo per cambiare vita, ma soprattutto di dimostrare al mondo di saper realizzare “un’opera di destrezza superlativa”, pur consapevole che “i sogni dì si pagano” ma anche che rubare ai ricchi in una società capitalistica spaccata dal divario economico, non è peccato. Un po’ professore della Casa di Carta, un po’ Diabolik, un po’ Danny Ocean.

Il primo reclutato da Leonardo è il su vecchio amico Ghigo, installatore ed esperto di allarmi, tre ex mogli e quattro figli da mantenere, un vero personaggio, anche per il suo look. Con Ghigo, Leonardo va a cercare Sandra, ragazza tosta e sicura di sé capace di aprire ogni serratura: a fargli da maestro fu suo padre Vito, proprietario di una Ferramenta passata a lei, e ora in galera proprio per un colpo sbagliato tentato con Leonardo e Ghigo. Infine Notarbartolo attinge in famiglia e convince a unirsi a loro il fratellastro Alberto, hacker finissimo che sfrutta le sue doti per alti scopi, come combattere le grandi forze oscure dell’Occidente capitalista. E poi c’è Anna, padre carabiniere e marito ladro, donna dalle mille sfaccettature che, seppur non vi parteciperà attivamente, anche a lei questo colpo cambierà la vita.

Everybody loves diamonds, come si evince dal titolo in inglese e dalla partecipazione di attori come i già citati Rupert Everett e Malcolm McDowell, cui aggiungiamo Johan Heldenbergh, Peter Van Den Begin e Synnøve Macody Lund, è una serie che punta al mercato internazionale e ne ha anche in parte l’aria. Non si può inoltre non tifare e non entrare in empatia con Leonardo Notarbartolo, alias Kim Rossi Stuart (futuro Gattopardo), e soprattutto per le modalità di lavoro autoimposte, sia nella realtà che nella serie: nessuna violenza e niente armi. E nonostante la storia sia nota, ci si resta un po’ male quando finisce in galera. Certo è che abbiamo visto, come detto, soltanto i primi due episodi e visto il cast, il tema e tutto il resto, forse ci aspettavamo un po’ di più. Ma siamo fiduciosi nei riguardi dei restanti 6 episodi, proprio per il cast, il tema e tutto quanto detto sopra. Il ritmo peraltro c’è e la serie è anche divertente.

Due le cose un po’ strane che però ci hanno colpito in modo non troppo positivo: il modo di parlare del protagonista che sembra un po’ forzato, e il fatto che spesso guardi in camera e parli con i telespettatori. Per il resto, da non perdere. Le nostre videointerviste al cast: