Domani è un altro giorno, videointerviste a Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Anna Ferzetti e Noemi

di Patrizia Simonetti

Domani è un altro giorno, oltre a Rossella O’Hara in Via col vento, in quanti l’abbiamo detto almeno una volta, pensando che in fondo il peggio potrebbe anche essere passato e riponendo ogni speranza che la situazione migliori nel prossimo futuro? Una ventata di ottimismo, una prova di resilienza, una botta di fiducia in noi stessi e in ciò che la vita sta per proporci, ed è un bene, ovviamente. Ma se un altro giorno non ce l’hai e, per dirla tutta, non hai neanche un domani? Giuliano per esempio un futuro non ce l’ha più, e non perché non sia stato capace di costruirsi una bella esistenza, facendo l’attore come aveva sempre voluto fare, seducendo tutte le donne che aveva voluto sedurre, godendone a pieno di quella vita che ora gli sfugge di mano e condividendola con un cane meraviglioso che si chiama Pato, uno splendido Bovaro del Bernese che lo segue ovunque e dorme e mangia con lui. Non ce l’ha più perché ha un tumore che lo sta mangiando dentro e dopo un anno di medicine, terapie e false speranze, getta la spugna e decide che sì, se è il momento di morire, possiamo anche farlo. Però è bello rivedere un amico importante e condividere con lui i quattro giorni di ogni decisione finale…

Domani è un altro giorno è un bel film da vedere al cinema da giovedì 28 febbraio, remake di un altro film “che mi ha commosso, colpito al cuore, fatto ridere e piangere” dice il regista Simone Spada dello spagnolo Truman di Cesc Gay, rivisitato e “italianizzato” dallo stesso Spada con Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, con i riflettori un po’ spostati dal cane, che nella versione originale dà pure il titolo alla pellicola, pur non perdendolo di vista. Ad interpretare Giuliano è Marco Giallini che ci sta con il suo fare un po’ trascinato ma deciso, con la sua irriverenza a tratti cinica anche nei confronti del male e di se stesso: “domani è un altro giorno io non l’ho mai detto – ci svela Marco Giallini nella nostra videointervista – io cerco sempre di metterci il cuore in ogni ruolo che interpreto, e pure l’anima, e il fegato e lo stomaco…” e poi come sempre se ne va per la tangente. L’amico importante invece, Tommaso, trasferitosi anni prima in Canada e tornato proprio per riabbracciare e “salutare” Giuliano, è Valerio Mastandrea, ultimamente sempre più spesso vicino ai temi della malattia e della morte, non dimentichiamo EuforiaLa linea verticale, anche se: “non sono questi i temi centrali – ci dice Valerio Mastandrea nella nostra videointervista – perché partendo dalla morte e dalla malattia si parla sempre della vita e di come andrebbe vissuta, e della malattia come occasione, magari non per chi ce l’ha, di percepirne le priorità e mettere in discussione legami e relazioni”. Tommaso è quello “che ci prova” a far cambiare idea a Giuliano, per poi assecondarlo nel suo ultimo girovagare della vita gestendo il vuoto che gli si forma intorno e sistemando le cose: andare a conoscere la fidanzata di suo figlio Leo (Andrea Arcangeli) che vive a Barcellona, farsi fare le carte, liberarsi di una stalker gentile, e soprattutto assicurare una nuova e dignitosa vita al suo amato Pato (che in realtà è una femmina di nome Nike come ci spiega QUI Massimo Perla della MP Dog Star che l’ha addestrata).

Tra loro c’è anche Paola, la cugina di Giuliano: “lei rappresenta la famiglia per lui e lui è per lei un punto di riferimento molto importante – ci spiega nella nostra videointervista Anna Ferzetti che la interpreta – è una donna tosta, razionale, forse l’unica che inquadra la situazione, che non lo compatisce e gli risponde a tono, chissà io come avrei reagito…” Già perché, da buon attore, Giuliano il colpo di teatro ce l’ha sempre in tasca, e può tirarlo fuori anche davanti ad un’ultima una pasta alla Norma da paura… Domani è un altro giorno è anche la canzone di coda, reinterpretata in questo caso da Noemi: “è stata una bella sfida poterla ricantare perché l’interpretazione di Ornella Vanoni è una perla, una stella nel cielo – ci rivela Noemi nella nostra videointervista – ma è una canzone che in questo momento della mia vita ci sta molto, per cui l’ho cantata con un trasporto particolare, poi ho visto il film ed è un tema  tosto… ” Le nostre videointerviste a Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Anna Ferzetti e Noemi:

 

 

 

 

 

 

 

 

Ph Fabio Lovino e Stefano Delia