Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il lato dark della Marvel

di Patrizia Simonetti

Se la Wanda di Wanda Vision vi è sembrata a tratti spaventosa, non avete visto ancora niente. Da strega vuole a tutti i costi i poteri di una ragazzina, da madre pretende a tutti i costi di vivere con i suoi due figli, e non in un universo parallelo, ma in ogni universo, ed è per questo che vuole quei poteri. Ed è proprio questa Wanda l’antagonista di Doctor Strange nel secondo film dedicatoal signore delle arti mistiche dopo quello del 2016: Doctor Strange nel Multiverso della Follia, in sala da mercoledì 4 maggio, sempre intepretato da Benedict Cumberbatch, così come Wanda è sempre interpretata da Elizabeth Olsen. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il film più horror dell’Universo Cinematografico Marvel. O forse il primo film horror dell’MCU. Del resto non si sa mai cosa ci aspetta dall’altra parte, se per altra parte intendiamo un’altra realtà parallela alla nostra dove sicuramente ci siamo anche noi, ma in che versione? Buona o cattiva?

Il multiverso – così si chiama l’insieme di realtà parallele e contemporanee dove versioni diverse di noi stessi conducono vite diverse con esiti diversi – viene rivelato e violato a tal punto da evocare anime dannate, e la parte più oscura di noi stessi. Una sorta di dark web del  tempo e dello spazio, insomma, della vita, che sarebbe meglio non andare a stuzzicare. Per questo è perfetta la regia di un maestro del genere, Sam Raimi, che non si è risparmiato nel regalarci tipici fenomi da film dell’orrore come la possessione di un corpo, e scene tipiche da zombie movie con resurrezioni dal fondo della terra e morti che camminano – uno solo in realtà. E che torna ai supereroi, per quanto atipici, dopo svatiatti anni – aveva infatti già diretto Darkman nel 1990 e la trilogia originale di Spider-Man.

Quando il produttore Kevin Feige ha annunciato di voler inserire qualche elemento horror in Doctor Strange, l’idea mi è sembrata interessante – racconta Sam Raimiho sempre considerato l’orrore e la suspense due aspetti molto divertenti dell’arte cinematografica. Una delle ragioni per cui sono interessato al personaggio di Doctor Strange è la sua natura di mago. Da ragazzo mi esibivo come prestigiatore in feste per bambini e matrimoni. Adoravo creare illusioni. Per questo motivo trovo particolarmente interessante un supereroe che è un illusionista e un mago. Il primo film di Doctor Strange era riuscito ad aprire le menti degli spettatori e in Doctor Strange nel Multiverso della Follia ci spingeremo oltre i limiti. Il film ci accompagna in un viaggio attraverso le diverse realtà del Multiverso”.

Aggiunge Benedict Cumberbatch: “attraverso la sua esperienza nel Multiverso e le diverse versioni alternative di se stesso, Strange si rende conto che il proprio atteggiamento è sempre caratterizzato da uno schema ben preciso. È una sorta di impronta, un’identificazione di ciò che il Dottor Stephen Strange è in ciascun universo e dei pericoli insiti in questo personaggio. Questa volta, sarà l’eroe o l’antagonista di se stesso? Chi è il nostro Doctor Strange nel Multiverso? Per scoprirlo, dovrà letteralmente affrontare diverse versioni di se stesso”.

“Non è così divertente o interessante interpretare l’eroina di una storia in cui non si sbaglia mai – dice Elizabeth Olsen della sua Wanda – una delle ragioni per cui mi è sempre piaciuto interpretare Wanda è il fatto che le sue convinzioni siano sempre molto chiare. Non si allineano con quelle degli altri, e non è un problema. Scopre molte cose su se stessa, e quando commette degli errori è sempre pronta ad ammetterlo”.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, adrenalinico, spettacolare, fantastico nei suoi passaggi da un mondo all’altro e di forma in forma, ha anche iI merito di dare il benvenuto a un nuovo personaggio Marvel, la giovanissima America Chavez, interpretata da Xochitl Gomez (Il club delle babysitter, Roped), che ha il potere di passare da un universo all’altro, e che ci auguriamo di rivedere presto nel nostro. “Adoro il fatto che abbiano deciso di inserire America in un film di Doctor Strange, perché lei ha il meraviglioso potere di viaggiare nel Multiverso – dice la giovane attrice canadese – non sembra una scelta forzata. Funziona e basta. Sono davvero felice che gli sceneggiatori siano riusciti a integrare perfettamente la storia di America all’interno di questo film. E adoro che sia così giovane, perché non è una cosa che abbiamo visto molto spesso in questi film. È una combinazione imprevedibile, ma funziona benissimo. Credo che gli spettatori la apprezzeranno molto”. C’è da dire che purtroppo alla notizia che alcuni paesi come l’Arabia Saudita hanno deciso di non far ucire il film nelle proprie sale proprio a causa di America che, nei fumetti, è lesbica e, come si vede anche nel film, ha due madri, ha scatnato critiche nei confronti della Gomez, in difesa della quale è intervenuto lo stesso Cumberbatch. Tanto per restare in tema con il film, noi ci chiediamo semplicemente se esista un universo parallelo dove non ci siano idioti e ottusi di tali proporzioni. Purtroppo non è il nostro.

Nel cast anche Benedict Wong che torna ad interpretare Wong, Chiwetel Ejiofor che è Mordo, Rachel McAdams che è ancora Christine, il grande amore di Strange, Michael Stühlbarg che interpreta ancora una volta l’ex collega di Doctor Strange, il dottor Nic West, Adam Hugill, che dà vita a Rintrah, e Sheila Atim, che interpreta Sara.