Di là dal fiume, il cibo nell’arte in 13 luoghi di Roma: special guest Andy Luotto

di Patrizia Simonetti

Proiezioni, incontri, mostre fotografiche, reading, visite guidate, laboratori, celebrazioni, corsi di cucina. Dal 29 agosto al 4 settembre torna a Roma Di là dal fiume, sesta edizione della rassegna promossa dall’associazione Teatroinscatola, ovvero 11 modi di affrontare la cultura del Cibo in 13 luoghi della città di Roma, che diventano dunque protagonisti degni di raccontare, essi stessi, la loro storia.

Ecco allora che Riva Portese, ristorante sul Tevere trasformatosi per questa estate romana in contenitore culturale e artistico, accoglierà la special guest di Di là dal fiume: Andy Luotto che ci insegnerà qualche segreto della sua cucina nel corso di una serata evento: attore e cuoco, si è dedicato all’arte culinaria sin da ragazzo per passione, ma gli fu preziosa anche nella vita, avendola saputa trasformare in una sorta di comunicazione gastronomica, come ama raccontare lui stesso. Lettere Caffè a Trastevere ospiterà Pippo di Marca che ci riporterà ai tempi del Grand Diner e del Teatro d’Appartamento dove si cenava parlando di avanguardia. Il Teatro degli Scrittori, ex Teatro Abaco, farà da palcoscenico per Bruno Damini che ci parlerà dell’eterno dilemma del rapporto fra fame e fama con una conferenza spettacolo che prende spunto dal suo volume L’uovo di Marcello. Fame e fama dalla voce dei grandi attori.

La sala da pranzo della Casa Museo Tognazzi a Velletri sarà la location della festa organizzata da Di là dal fiume per i 50 anni de La Grande Abbuffata di Marco Ferreri, sala che ne ha visto nascere l’idea. La Città dell’Altra Economia a Testaccio accoglierà il Teatro delle Ariette, compagnia degli attori contadini e del teatro da mangiare che dal 1996 porta il teatro anche nelle case, nei forni, negli ospedali, nelle scuole, per le strade, nelle piazze, nei campi; e la proiezione del documentario Il cibo dell’anima di Piero Cannizzaro che esplora il mondo di alcune tra le più importanti Comunità presenti nel nostro Paese, in primis della Comunità ebraica, indagare attraverso il cibo sulla spiritualità, sulla socialità, sui suoni, colori, architetture, paesaggi di persone e storie.

Il Nuovo Mercato Esquilino sarà la cornice della mostra fotografica Cibo in movimento del fotografo Stefano Romano sull’arte antica della cucina mobile, curata dell’architetto Massimo Alessandrini. Mentre il Salone Nuovo Regina Margherita, che fa parte del Complesso Monumentale del Santo Spirito in Saxia, sarà la location di Il cibo e il sacro. Tradizioni e simbologie: un incontro con Igor Baglioni, Direttore del Museo delle Religioni Raffaele Pettazzoni; lo stesso complesso vanta undici secoli di nobili tradizioni di ospitalità e più di otto secoli di ininterrotta vita ospedaliera a vantaggio dei poveri, degli abbandonati e dei malati.

Alcuni luoghi che si raccontano da soli, grazie ad eccezionali visite guidate nel programma di Di là dal fiume, come la Chiesa di Santa Maria dell’Orto con la facciata del Vignola, e i suoi interni decorati con inusuali ghirlande di verdure e frutta, scelta da Rossellini per il film Roma Città Aperta; il Garum, Biblioteca e Museo della Cucina, con vista su Crico Massimo, che custodisce una delle più importanti ed eclettiche collezioni private di gastronomia esistenti in Italia, opera della passione quarantennale dello chef Rossano Boscolo; e il CAR, il Centro Agroalimentare di Roma di Guidonia Montecelio, che nel 2002 ospitò i Mercati di Roma già riuniti dal 1912 nei Mercati Generali di Ostiense.

Infine l’Ospitale di Santa Francesca Romana, simbolo di accoglienza e ospitalità dove Santa Francesca Romana si dedicava alla cura fisica e spirituale dei poveri moribondi pestilenti, si farà teatro della lezione spettacolo Mó senti er pranzo mio. Pranzi e cene nei sonetti di Giuseppe Gioachino Belli, a cura del Professor Marcello Teodonio con gli attori Chiara Bonome e Valerio Camelin. Mentre i seminterrati della Chiesa Santa Lucia del Gonfalone, dove poveri e disagiati trovano il conforto, l’accoglienza e un po’ di cibo di Padre Franco, ospiteranno l’associazione Avanzi Popolo che si occupa di spreco alimentare.