Cannes 2016, apre Woody Allen. Ci sono anche Virzì e Bellocchio, ma nessun italiano in concorso

di Patrizia Simonetti

Anni trenta, un ragazzo ebreo arriva a Hollywood con il pallino del cinema e tanta speranza, ma quello che troverà sarà l’amore e un mondo a dir poco frizzante. Ecco Café Society di Woody Allen, con Kristen Stewart e Jesse Eisenberg e la fotografia del tre volte premio Oscar Vittorio Storaro ad aprire fuori concorso mercoledì 11 maggio la 69esima edizione del Festival del Cinema di Cannes. Nessun italiano in gara quest’anno, ma nella sezione Quinzaine des Realisateurs troviamo ben tre titoli di casa nostra: Marco Bellocchio con Fai bei sogni dal romanzo di Massimo Gramellini sull’ossessione di un ragazzino per la morte della madre; Fiore di Claudio Giovannesi, in sala dal 25 maggio, dove un carcere minorile fa da cornice all’amore sbocciato tra due giovanissimi rapinatori, Daphne e Josh, ma è solo platonico perché in prigione maschi e femmine non possono incontrarsi; e La pazza gioia di Paolo Virzì con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti e Virzì commenta:

Chicche e strachicche al Festival di Cannes 2016, da Jim Jarmusch che in Paterson (in concorso) racconta di un poeta che guida l’autobus e in Iggy Pop (documentario fuori gara) semplicemente il suo amico Iggy Pop; a Steven Spielberg con Il gigante gentile (fuori concorso) che porta sul grande schermo il libro per ragazzi GGG di Roal Dahl; da Pedro Almodóvar che in Julieta, in corsa per la palma d’oro e ispirato alle storie di Alice Munro, racconta di una donna in crisi; in concorso anche Ken Loach stavolta con I, Daniel Blake, ovvero un falegname alle prese con la sanità pubblica; Olivier Assayas con Personal Shopper, come comprare degli abiti magnifici ma, ahimè, non sono per te; The Neon Demon, per restare in tema, di Nicolas Winding Refn che anche il mondo della moda può rivelarsi un film horror; Loving di Jeff Nichols  con la storia vera di Mildred e Richard, lei nera lui bianco, e le cose non vanno tanto bene; Juste la fin du monde di Xavier Dolan dove un scrittore fa ritorno a casa per morirci; e i fratelli Dardenne, Jean-Pierre e Luc, con La fille inconnue dove un medico cerca di scoprire perché mai una donna ha preferito morire piuttosto che curarsi. E a proposito dei Dardenne, sono proprio loro i co-produttori dell’unico film italiano che incontriamo nella sezione Un Certain Regard e nelle nostre sale dal 12 maggio: Pericle il nero di Stefano Mordini, produttore e protagonista Riccardo Scamarcio che fa, appunto, Pericle Scalzone, condannato a morte dallo stesso boss camorrista per il quale fino ad allora ha fatto “il culo alla gente”, e che racconta così del coinvolgimento dei Dardenne:

Tante le star a brillare a Cannes 2016, più della palma d’oro: Charlize Theron e Sean Penn, Robert De Niro, George Clooney e Julia Roberts, Juliette Binoche, Nicolas Cage e Willem Dafoe, Kristen Stewart e Jesse Eisenberg, Blake Lively, Ryan Gosling, Viggo Mortensen, Mark Rylance, Léa Seydoux e Marion Cotillard, Fabrice Luchini.

2 comments

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