La pazza gioia di Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti secondo Paolo Virzì. Videointervista

di Patrizia Simonetti

Due donne pazze, ognuna a suo modo, ma forse neanche più di tanto rispetto alle persone che hanno incontrato nella loro vita, solo che quelle se la sono cavata, loro invece no. Perciò adesso eccole a Villa Biondi, una comunità psicoterapeutica immersa nel verde, dove in fondo si sta bene, con psichiatri preparati e appassionati del loro lavoro, suore affettuose e tanto tempo per parlare, fare giardinaggio, un posto insomma dove anche i pazzi possono rifugiarsi dalla follia del mondo. Sono le protagoniste de La pazza gioia, il nuovo film di Paolo Virzì che lo ha scritto assieme a Francesca Archibugi, in sala dal 17 maggio, protagoniste Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, moglie e musa del regista. Comincia tutto da lì, da una giornata di sole a Villa Biondi dove c’è già Beatrice, o meglio, Beatrice Morandini Valdirana che “sarei anche contessa” dice lei, e la fa un po’ da padrona con il suo ombrellino parasole, gli abiti eleganti, il suo tocco da esperta in ogni cosa e i suoi consigli psicologici, snob quanto basta, con conoscenze altolocate, racconta, un marito che l’ama tanto ma non è vero, e che parla parla parla… Poi arriva Donatella, di cognome fa Morelli e basta, una poveraccia davvero, magra, ricoperta di tatuaggi che “fatti un quadernino per appuntarti tutte quelle cose” le consiglia Beatrice, con una madre che pensa solo a se stessa e al vecchio ricco che accudisce convinta che le lascerà tutti i suoi averi e con un padre che l’ha sempre ignorata ma chissà perché lei ama alla follia, è il caso di dirlo, e gli chiede pure scusa per averlo disturbato quando la ricoverano per l’ennesima volta, lui che suonava con Gino Paoli e lui che ha scritto per lei Senza fine per poi regalarla al cantautore, e lei l’ascolta ripetutamente prima di addormentarsi. Donatella ha fatto una cosa davvero brutta, per questo è lì, e adesso l’unico suo scopo nella vita è rivedere Elia, il figlio che le hanno tolto e affidato ad altri, avuto dal padrone del locale dove lei si esibiva sul cubo, che poi l’ha mandata a quel paese avendo già moglie e altri figli suoi. L’alchimia che si crea tra queste due donne è magica quanto inaspettata, diventa persino divertente seguirle nelle loro folli avventure, nella fuga in cerca della felicità, ed è a dir poco commovente partecipare ai loro abbracci, alle loro confessioni, al loro raccontarsi cose che nessun altro sa. E tutto ciò quasi contemporaneamente. Ecco cosa abbiamo chiesto a Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti:

Nel cast anche Valentina Carnelutti, Anna Galiena, Marco Messeri e un cameo di Bobo Rondelli. La pazza gioia, prodotto da Lotus Film della Leone Film Group con Rai Cinema (coproduzione Italia-Francia Manny Films con la collaborazione di Motorino Amaranto) sarà presentato nella sezione Quinzaine des Realisateurs del Festival di Cannes.

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