Sanremo 2017, per Ermal Meta è Vietato morire. Videointervista

di Patrizia Simonetti

Se parliamo di temi importanti nelle canzoni di Sanremo 2017 la prima che ci viene in mente è Vietato morire ed è firmata, cioè scritta e cantata, da Ermal Meta, l’anno scorso tra le Nuove Proposte, quest’anno tra i Big del Festival a raccontare, o meglio, a bandire in musica la violenza in tutte le sue forme più meschine, quella dell’uomo sulla donna, quella domestica in genere, fino al bullismo, con un invito a reagire e, dove necessario, a “disobbedire”. “Dobbiamo vivere il nostro tempo – ci dice Ermal Meta nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – e quindi è anche giusto parlare di ciò che attanaglia il nostro tempo”. Stasera, nella serata delle cover, Ermal Meta, passato a pieni voti alla terza serata di Sanremo 2017, canterà Amara terra mia di Domenico Modugno, mentre domani, venerdì 10 febbraio, esce il nuovo album, stesso titolo del pezzo, e anche del video, ovvero Vietato morire, un doppio CD (ma al prezzo di uno eh…) che contiene anche il primo disco di Ermal Meta, Umano, per farsi conoscere meglio da chi non sa ancora nulla di questo ragazzo che arriva dall’Albania, che è cantautore, ma anche produttore e polistrumentista, con un’esperienza notevole di gruppo alle spalle e di colonne sonore, Braccialetti Rossi per citarne una, nonché autore per altri colleghi, come Marco Mengoni, Patty Pravo, Lorenzo Fragola e Francesco Renga, solo per ricordarne alcuni. Lo abbiamo incontrato con grande piacere, ecco dunque la nostra videointervista a Ermal Meta:

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