X-Men Dark Phoenix: videoincontro con i protagonisti dell’ultimo capitolo della saga

di Patrizia Simonetti

Meglio non far arrabbiare le donne, soprattutto mentendo loro o “dimenticando” di dir loro qualcosa che è esattamente lo stesso identico errore. E non importa se il fine forse avrebbe potuto giustificare i mezzi, soprattutto se la donna in questione è la mutante Jean Grey…  Arriva giovedì 6 giugno nelle sale di tutto il mondo e quindi anche nelle nostre X-Men Dark Phoenix, scritto e diretto da Simon Kinberg, ultimo capitolo della saga e senza alcun dubbio il più estremo di tutti gli X-Men mai realizzati e visti in vent’anni: Jean Grey, vittima possiamo dire di un incidente sul lavoro, ovvero nel bel mezzo di una missione affidata ai celebri supereroi dal governo americano per salvare alcuni astronauti in pericolo, ingurgita talmente tanta energia da diventare l’essere più potente dell’universo. E sappiamo bene che quando si può fare tutto, non è difficile fare confusione tra amici e nemici, mietendo vittime in entrambi i campi. Una fantastica, è il caso di dirlo, Sophie Turner, appena uscita vittoriosa da un’altra saga potente e affascinante qual è Il Trono di Spade come Sansa Stark, interpreta Jean che oltre che con i suoi confusi ricordi dovrà vedersela anche con una alter ego di gran lunga più cattiva e pericolosa, almeno nelle intenzioni, interpretata da Jessica Chastain.

È meraviglioso far parte di un film in cui Jean Grey è in prima linea non solo come mutante potente – dice Sophie Turner nel nostro videoincontro – lei non è soltanto la protagonista ma anche l’antagonista ed è un personaggio incredibile, a tutto tondo, con tutti i suoi difetti e credo che sia questa la corretta rappresentazione di quello che è una donna. E in X-Men Dark Phoenix abbiamo questa cosa fantastica dell’antagonista, interpretata da Jessica, che dà potere a Jean, è fantastico avere questi due personaggi femminili che sembrano l’una dare potere all’altra nonostante una delle due sia una cattiva”. Aggiunge Jessica Chastain: “ciò che veramente mi entusiasma di questo film è che esplora la rabbia femminile, cosa che in genere non si vede nel cinema dove c’è lo stereotipo delle donne considerate delle caramelline zuccherose che non possono avere lati oscuri, ma senza il buio non c’è la luce… io credo ci sia qualcosa di estremamente liberante, soprattutto con le marce delle donne in tutto il mondo e mi auguro che molte persone si identifichino con loro…

In X-Men Dark Phoenix ritroviamo anche Michael Fassbender che è sempre Erik Lehnsherr alias Magneto, e pure James McAvoy, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Sophie Turner, Tye Sheridan, Alexandra Shipp. Cosa fare dunque quando una persona che si ama e che fa parte della nostra famiglia ci si rivolta contro diventando una minaccia per tutti noi e per il mondo? X-Men Dark Phoenix è il culmine della saga, il capitolo forse più avvincente ma sicuramente il più tosto dove dividere sulla lavagna i buoni dai cattivi diventa difficile se non impossibile, dove non tutto è bianco nero e l’amore conta fino a un certo punto. E dove, preparatevi, si perde per strada qualcuno di importante. Ma senza alcun dubbio è il film dove le donne sono protagoniste, nel bene e nel male, aspettando magari una saga tutta nuova che potrebbe intitolarsi  X-Women… “X-Men è stato scritto nell’era dei diritti civili e l’idea che il personaggio centrale, la mutante più potente sia una donna è il tema di questa storia – spiega Michael Fassbendersiamo sempre in un universo fantastico, nel mondo di un fumetto, ma il concetto di persone che si sentono fuori posto, spinte ai margini della società, emarginate, c’è sempre stato realmente nel mondo e credo che come esseri umani abbiamo mantenuto questo atteggiamento molto tribale, e che con il passaggio dei secoli continuiamo a tornare a questo tribalismo, e di solito accade nei momenti difficili, quando per esempio abbiamo difficoltà a pagare le bollette, a comprare da mangiare per la nostra famiglia… e c’è sempre questa specie di giustificazione, e si dice che gli altri sono responsabili di tutto ciò, cioè i rifugiati o le minoranze, e questo crea divisione ed è una cosa che fa paura. Ci sorprendiamo che non abbiamo imparato nulla dalle lezioni del passato, ma io sono un ottimista e credo nel futuro, e che la giovane generazione sia una forza molto positiva e mi auguro che risolva tutto”.

Effettoni speciali, tematiche toste e attuali, ironia e divertimento, c’è tutto e di più in quest’ultimo film della saga, che poi vedremo se sarà davvero così, oltre alla grande sintonia e amicizia sul set a dispetto della storia disgregante, da quanto ci raccontano i protagonisti: “gli X-Men fanno ormai parte della mia vita da 15 anni e forse di più – conclude il regista-autore-produttore Simon Kinbergho lavorato su di loro più di quanto io possa calcolare, li amo questi personaggi, sono cresciuto con i loro fumetti e la regia è diventata per me qualcosa di naturale e organico perché con queste persone avevo già lavorato, quindi mi sono ritrovato a lavorare con la mia famiglia e avevo la sensazione che fosse qualsiasi altro film… mi sono sentito sostenuto, al sicuro e ci siamo divertiti, anche se l’impegno è stato diverso perché è un film molto più realistico e drammatico, e più duro, tutte cose a cui loro sono abituati e che amano fare”. Ed ecco il nostro videoincontro con Sophie Turner, Jessica Chastain, Michael Fassbender e Simon Kinberg: