Vivere non è un gioco da ragazzi: videointerviste al cast

di Patrizia Simonetti

C’è un gruppo di ragazzi che la sera per divertirsi di più mandano giù quelle pasticche rosa con la faccina che ride, che fanno pure simpatia, tenerezza anche, ma non sono caramelle, e se ti va male ci puoi anche rimettere la vita. Vivere non è un gioco da ragazzi è una serie che parla di questo, di come degli studenti apparentemente sereni, non emarginati, non vittime di abusi, sentano il bisogno di calarsi per essere più allegri e dimenticarsi di tutto il resto. E di come ci sia sempre qualcosa che non vediamo negli altri, che siano i nostri figli, con i quali aprire e mantenere un dialogo è sempre più difficile, o che siano i nostri genitori dai quali non ci aspettiamo mai che siano fragili o troppo ndaffarati per ascoltarci, o che siano i nostri amici che improvvisamente ci fregano e ci rovinano a vita. Anche da adulti.

Vivere non è un gioco da ragazzi, diretta da Rolando Ravello e prodotta da Picomedia, da lunedì 15 maggio su Rai1, è una serie sui segreti, sulle verità che ci costruiamo per vivere meglio e sulle illusioni che a noi cosa mai ci potrà accadere, a noi no… sull’incapacità di gestire le emozioni e i sensi di colpa, sulle decisioni da prendere, sulla complicata convivenza con noi stessi e sul diventare grandi accollandosi tutte le nostre responsabilità. E su come gli errori si pagano, anche quelli degli altri. Darei la vita per non morire è la frase di Jim Morrison che un’insegnante illuminata riporta ai suoi studenti, dopo aver detto loro che lei ci sarebbe stata, semmai ne avessero avuto bisogno. Perchè morire a 17 anni proprio non si può e non si deve.

La vicenda si svolge a Bologna dove vivono Anna e Marco, omaggio a Lucio Dalla, tanto che il bar che lei gestisce lo ha voluto chiamare proprio così, Da Anna e Marco. Lele è il loro figlio che va al classico. Tra quei ragazzi il più fico è quello che ha più follower e colleziona bocciature e risse. Lele invece è bravissimo in italiano, gira video, gioca a calcio. Non è tra quelli che si calano, ma poi si innamora di Serena (Matilde Benedusi) che lo fa con così tanta naturalezza, e quando lo fa si concede anche con tenerezza e  passione, che allora, perché no? Poi però Lele compra qualche pasticca da sconosciuti e ne vende una all’amico Mirco che la mattina dopo non si sveglia. E il mondo inizia a girare all’altro verso.

Stefano Fresi e Nicole Grimaudo interpretano Marco e Anna, mentre a dar vita a Lele è Riccardo De Rinaldis, astro nscente della serialità italiana che vediamo contemporaneamente anche in Luce dei tuoi occhi. Nel cast anche Claudio Bisio, ambiguo poliziotto, Lucia Mascino, Fausto Maria Sciarappa, Stefano Pesce, Fabrizia Sacchi, Samuele Sbrighi e tanti giovani attori che abbiamo incontrato con piacere. Ecco le nostre videointerviste a Stefano Fresi, Nicole Grimaudo, Riccardo De Rinaldis, Matilde Benedusi, Tommaso Donadoni, Alessia Cosmo, Pietro De Nova, Luca Geminiani, Samuele Sbrighi:

























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