Videointervista a Paul Kircher protagonista di Winter Boy Le Lycéen

di Patrizia Simonetti

Lucas è un ragazzo tormentato. Colpito da un lutto, la morte improvvisa di suo padre, entra in una sorta di violenta girandola emotiva, passando dall’apparente indifferenza alla tristezza, dalla disperazione alla rabbia fino alla resa. Lo racconta Winter Boy Le Lycéen, film diretto da Christophe Honoré (L’Hotel degli Amori Smarriti, Sorry Angel, Homme au Bain, Les Chansons D’Amour), presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival del 2022 e dal 28 aprile in esclusiva streaming su MUBI. E lo interpreta Paul Kircher (Petite Leçon D’Amour), il giovane attore francese  che abbiamo ncontrato a Roma in occasione di Rendez Vous, il Festival del nuovo Cinema Francese, e che per questo ruolo ha vinto il premio per la Migliore Interpretazione al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián ed è stato candidato come Miglior Attore rivelazione ai Premi César 2023. Al suo fianco, l’attrice Premio Oscar Juliette Binoche (Chocolat, Sils Maria, High Life), Vincent Lacoste (Sorry Angel) ed Erwan Kepoa Falé (Dustin, Passages).

Paul Kircher regge perfettamente il suo primo ruolo da protagonista assoluto nei panni di un ragazzo gay in cerca di una ragione a quel distacco non previsto e inspiegabile, e di modo per affrontarlo che però non trova, precipitando sempre più a fondo. Lucas, e quindi Paul Kircher, parla tantissimo raccontando al padre scomparso tutte le sue senzazioni, i suoi pensieri, le sue angosce passate. Inizialmente è rabbioso e violento, il suo animo è devastato, si sente responsabile di un evento drammatico del quale forse era stato avvisato dal destino. Ed è iperattivo, invadente, soprattutto con il fratello che lo ospita a Parigi, dove vive e tenta di lavorare come artista, e con il suo mondo. In qualche modo si perde cercando di vivere di istinto e di esperienze sessuali improvvisate. Poi al pensiero, assolutamente autoindotto, che il padre si sia suicidato perché insoddisfatto della sua vita, si ferma, smette di parlare e rischia di raggiungerlo.

Nel film, che è prettamente emotivo, un ruolo importante è svolto dalla musica: ci sono anche delle canzoni italiane come Conchiglie di Andrea Laszlo De Simone e Donna donna mia di Toto Cutugno che Paul Kircher canta in italiano, oltre a Irresistibilmente di Sylvie Vartan. La nostra videointervista a Paul Kircher: