Videointervista a Lorenza Indovina, da attrice a regista: dopo il corto Ego faccio proprio un film

di Patrizia Simonetti

L’abbiamo appena vista al cinema in Forever Young di Fausto Brizzi dove, a dire il vero, era l’unica cinquantenne in pace con la sua età in una gabbia di matti che non si rassegnavano al tempo che passa, anche se in realtà il giro di boa del mezzo secolo Lorenza Indovina lo raggiungerà solo il 5 ottobre prossimo, e anche in televisione nella serie Tutti insieme all’improvviso, ma prima ancora ne La scorta di Ricky Tognazzi, La tregua di Francesco Rosi, Almost Blue di Alex Infascelli, Qualunquemente di Giulio Manfredonia, e per la TV Ris, Benvenuti a tavola, Paolo Borsellino, solo per citarne alcuni. Ma da un po’ Lorenza Indovina, figlia del grande regista Franco, scomparso quando lei aveva soltanto 6 anni in un incidente aereo, nonché moglie dello scrittore Niccolò Ammaniti, ha deciso di seguire le orme del padre e provare a passare dietro alla macchina da presa. Del resto è un salto che molte sue colleghe hanno già fatto, da Valeria Golino con Miele a Laura Morante con CiligieneAssolo, da Asia Argento con Scarlet diva e Ingannevole il cuore più di ogni cosa fino a Veronica Pivetti con Né Giulietta né Romeo. Così eccola pronta, o quasi, al suo primo, vero e proprio film, anche se, prudente com’è, prima di buttarsi nel lungometraggio del quale intanto sta scrivendo il soggetto, ha iniziato a tastare il terreno proprio con due racconti del marito tratti da Il momento è delicato, e trasformati in cortometraggi, entrambi interpretati da Rolando Ravello ed Elena Arvigo: Un uccello molto serio, già presentato e premiato in diversi Festival, e Ego, nuovo di zecca, tratto da La medicina del momento, storia di una coppia con lei che vuole un figlio e lui invece no e molto altro dietro, come ci racconta la stessa Lorenza Indovina nella nostra videointervista realizzata alla presentazione di Cristian e Palletta contro tutti di cui vi abbiamo ampiamente parlato, guarda caso film d’esordio dello scrittore Antonio Manzini:

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