Videointervista a Iva Zanicchi: a Sanremo con amore. Io Presidente? Sarei stata divertente

di Patrizia Simonetti

Torna a Sanremo per l’undicesima volta e lo fa con grinta e passione. Iva Zanicchi, unica donna ad averne vinti tre di Festival, porta in gara Voglio amarti, una classica canzone d’amore scritta per lei più di trent’anni fa con la musica di Italo Ianne, poi rimasta in un cassetto e rispolverata per l’occasione. Del resto, “cos’altro potrei portare a Sanremo se non l’amore?” ci dice Iva Zanicchi nel corso della nostra videointervista, lanciando poi un appello a tutti ad amarsi perché “la vita senza l’amore sarebbe una pianta secca – avverte  – l’amore aiuta ad essere sempre verdi, rigogliosi, e dà i suoi frutti”. ‘Voglio amarti e non solo per amore, voglio amarti perché ho fame anch’io di te’ recita il testo, altro che amore platonico… Grande passione e anche, a tutt’oggi, grande voce:  Iva Zanicchi mantiene la sua vocalità potente, elegante e sensuale di sempre.

Nel corso della sua lunga carriera è stata attrice, conduttrice, giurata e opinionista, diventando ben presto familiare al pubblico televisivo. Si è buttata anche in politica ma “quello è stato un errore, uno dei tanti – ci rivela –  il pubblico non mi ha perdonata, e io ho faticato molto a far dimenticare quella mia parentesi, ora non me ne occupo più e mi hanno perdonato”. Non rinuncia neanche al suo spirito e con un’ironia tutta emiliana ci racconta, scherzando: “però mi ero proposta come Presidente della Repubblica, ma hanno nicchiato un po’, poi mi hanno detto ‘ma poi vai lì, cominci a fare i tortellini, a cantare Zingara, come facciamo? Un po’ di allegria va bene, ma non troppa, capito? Meglio di no’. Va bene, peggio per loro, potevo essere un presidente molto divertente. O no?

Una vita densa, ricca e variegata, si è esibita ovunque, anche al Madison Square Garden di New York e al Teatro Regio di Parma, tempio della lirica, eppure per Iva Zanicchi l’emozione per questo Festival è grandissima, anche se ci conferma che, almeno in gara, sarà davvero l’ultimo. Per la serata delle cover di venerdì ha scelto Canzone di Don Backy e Mariano, portata nel ’68 a Sanremo e poi al successo da Milva, un omaggio all’amica scomparsa lo scorso aprile. Con Iva Zanicchi abbiamo poi parlato di talent, di Eurofestival, di Rettore che ritrova sullo stesso palco, lei che nel ’78 aveva scritto proprio per Iva Quanto dura poco l’estate. E delle sue canzoni preferite. Il tutto con allegria, ironia e leggerezza. Ecco la nostra videointervista a Iva Zanicchi:

 

 

 

 

 

 

 

Ph Pierpaolo Ferreri