Videointervista a Carlo Verdone: l’estate romana era quella di ‘Un sacco bello’

di Patrizia Simonetti

L’estate romana non è più quella di una volta. Parola di Carlo Verdone che, fresco di Nastro D’Argento per la sua prima serie televisiva Vita da Carlo, girata per Prime Video, della quale è già in lavorazione la seconda stagione, ieri sera, con la proiezione del suo primo film Un sacco bello, ha presenziato l’inaugurazione di Scena – Il Cinema lungo il Tevere, la versione estiva e all’aperto di Scena, lo spazio della Regione Lazio a Trastevere: un’arena di 110 posti, rigorosamente a ingresso libero, sulla banchina del Lungotevere Ripa, presso la scesa di San Michele, nuova chicca della tradizionale manifestazione estiva Lungo il Tevere… Roma 2022: un fiume di cultura che fino al 31 luglio anima la sponda del Tevere da Ponte Sisto a Ponte Sublicio, con i suoi 11 punti di Food & Beverage, i suoi 60 stand artigianali e associativi su ambiente, animali, cultura, musica, i suoi incontri letterari e i suoi spettacoli. 

Carlo Verdone si è concesso a pubblico e giornalisti per oltre mezz’ora (qui il video completo) parlando di Un sacco bello, del suo incontro con Sergio Leone, del suo ultimo ricordo del set di quel film che “fu girato nell’estate nel 79 e uscì nel 1980 – ricorda –  ed era un film di rottura, pieno di solitudine e di malinconia, con i miei personaggi comici da caricarura che però avevano un’anima. E credo che piacque e continua a piacere ancora oggi perché quei personaggi erano veri, riconoscibili nella realtà, avevo catturato veramente il DNA della loro anima. Un fim di grande cambiamento in cui il maschio rimorchiatore è finito all’angolo di un ring e le donne sono più forti degli uomini, tema che poi sarà espresso meglio in Borotalco e negli altri miei film che verranno dopo. Quella commedia all’italiana, alla Sordi, alla Tognazzi, alla Gassmann, alla Manfredi non c’era più, perché la società era cambiata. E noi raccontammo la fragilità di quei tre personaggi”.

Enzo, con la sua mania di raccontare aneddoti improbabili per sopperire alla sua profonda solitudine, Ruggero, l’hippy dell’amore libero con un grosso problema di comunicabilità con suo padre, e Leo, il giovane e ingenuo trasteverino la cui vita tutta mamma e spesa viene sconvolta da una disinibita e bellissima ragazza spagnola di nome Marisol (Veronica Miriel). E pure un prete un po’ ambiguo, un cugino logorroico e un professore moralista. Tutti interpretati da un Carlo Verdone poliedrico ed esilarante che non per nulla con quel film, che aveva anche scritto e diretto, si portò a casa David Speciale di Donatello, un Nastro d’Argento come miglior attore esordiente e pure un Globo d’Oro come miglior attore rivelazione.

Un sacco bello fu girato e ambientato in una calda estate romana del 1979, quando ancora la città si svuotava ad agosto, e chi restava poteva percepirne tutti i suoi rumori: “era una bella estate quella del 1979, quando ho girato il filmci racconta Carlo Verdone nella nostra videointervistaera una Roma dove si sentivano i rumori, ma belli, le campane, le cicale, qualche motorino smarmittato, ma più che altro si sentivano le fontate, l’aqua delle fontane, perché Roma era meno trafficata, c’era meno gente, era anche più ordinata. Non erano anni meravigliosi, però era più ordinata di adesso, aveva una sua musica, una musica estiva del silenzio e di rumori d’ambiente. Un sacco bello è l’immagine della vera estate romana. Uno dei più bei complimenti che m’hanno fatto è stato ‘grazie Carlo per averci fatto capire che cos’era una volta l’estate a Roma’…”

Poi, dal palco, il ricordo assurdamente divertente di una Veronica Miriel, la giovane attrice spagnola che interpretava Marisol, che il giorno dell’ultimo ciak piange e si dispera e chiede al giovane Carlo di portarla in giro per roma, per poi spogliarsi nuda e buttarsi nella fontana di Piazza Navona tra le grida della “teppaglia romana che strillava ‘ahò ce sta una nuda, una figa pazzesca!'”… alla fine i saluti, le strette di mano e pure qualche selfie. Prossimo appuntamento con Verdone, sul set della seconda stagione di Vita da Carlo che, come ci ha rivelato nella nostra videointervita “stiamo scrivendo, ci manca ancora qualche puntata poi, se tutto andrà bene, in autunno inizierò a girare, perché la preparazione sarà molto lunga e complicata“.

Quello con Carlo Verdone è stato solo il primo appuntamento di Scena – Il Cinema lungo il Tevere che prosegue stasera con Paola Minaccioni; domani, domenica 19 giugno, con una serata dedicata a musica e cinema con Nicola Piovani, Pivio, Stefano Reali, Pasquale Scialò, Giuliano Taviani e Carmelo Travi, e i musicisti e gli artisti Michele Braga, Pasquale Catalano, Riccardo Giagni, Stefano Mainetti, Alessandro Molinari; il 30 giugno con Paolo Virzì. Ecco la nostra videointervista a Carlo Verdone:
Le foto sono di Angelo Costanzo