Al via nella splendida Ferrara le riprese di La paura di vincere, cortometraggio diretto e sceneggiato, assieme a Lillo Venezia, da Roberta Pazi di cui vi avevamo già accennato, che porta sullo schermo il racconto omonimo di Carlo Zannetti, chitarrista, autore e scrittore ferrarese che ne firma anche la colonna sonora, affiancato da Massimo Passon del Master Studio di Udine. Nel cast c’è Bobby Solo che abbiamo incontrato sul set e che torna a recitare a tanti anni di distanza dai due musicarelli Una lacrima sul viso e Zingara, ma che ritiene questo film breve il suo vero “battesimo nel mondo del cinema”. Cinema e anche musica perché è anche al lavoro sul nuovo album di prossima uscita che conterrà anche i singoli Tournée, Senza di te, Rubi il mio cuore e il recentissimo Indiano, realizzati proprio con Zannetti, suo collaboratore da tempo.
Ne La Paura di vincere, prodotto in collabrazione tra Videoradio e Videoradio Channel di Milano e la realtà ferrarese DestinationFilm-APS, Bobby Solo interpreta Elvis – nome non scelto a caso vista l’influenza che il re del rock ebbe sul giovanissimo Bobby Solo – un musicista che, appunto, suona il rock e che incarna la nemesi del personaggio principale, Leonardo, impersonato da Simone Francia. Accanto a loro ci sono Stefania Delia Carnevali che interpreta Patrizia e, per la prima volta sullo schermo, Eric Lateniesi, che interpreta Leonardo da piccolo.
“Avevo paura di non ricordarmi le battute, invece è stato molto divertente – ha raccontato Bobby Solo nel corso della conferenza stampa del corto tenutasi al Teatro Verdi – Ho fatto due musicarelli in passato ma ero giovane, tra l’altro il produttore di Zingara era di Ferrara e si chiamava Cevenini. Torno sempre volentieri in questa bella città”. Poi il racconto qualche delizioso aneddoto: “A 14 anni non avevo mai pensato alla musica, ma mi innamorai di una ragazza del Wyoming che mi parlava sempre di Elvis e quando scoprii che era una leggenda decisi di farmi il ciuffo come lui. Sotto casa c’era un falegname, allora mamma mi regalò una chitarra e io iniziai a provare a cantare sui dischi di Elvis. Mio padre voleva che studiassi, ma a me interessava solo cantare. Un giorno mio fratello doveva andare in una casa discografica e mi portò con sé. Io rimasi in sala d’aspetto, vidi una chitarra appoggiata al muro e per far colpo sulla segretaria iniziai a suonare e a cantare. Dalla sala accanto uscirono diversi personaggi noti e mi proposero un contratto”.
“Carlo Zannetti mi ha proposto subito Bobby ed è stato bello costruire un personaggio che sta a metà strada tra la realtà e la fantasia – ha raccontato poi Roberta Pazi – Si chiama Elvis, è un musicista rock-country e si trova a fare un concerto in questo piccolo cocktail bar e forse c’è anche una liasion con Patrizia con cui condivide la passione per la musica. Quando Leonardo arriva nel locale si sente a casa con questi due personaggi che sono un po’ degli archetipi. Bobby incarna il musicista che può suonare sia davanti ad una persona che a mille, è quello più scanzonato e in pace con la vita, rispetto a Leonardo che invece deve affrontare tanti problemi. Bobby è stato meraviglioso, si è messo al servizio del corto con una disponibilità disarmante, è stato generoso, abbiamo ripetuto le scene parecchie volte e lui aveva sempre il sorriso sulle labbra. È stato un piacere non solo lavorare con lui, ma anche conoscerlo perché è una persona eccezionale e un artista incredibile. Ci ha regalato anche un piccolo concerto sul set ed è stato molto bravo a recitare nel corto. Le location ferraresi sono state suggerite dalla storia, ma volevo anche dar voce alla città molto amata da Carlo e di cui io sono originaria, cercando di valorizzarla ancora di più perché ha tanti splendidi luoghi che sono perfetti per il cinema”.
A seguire Carlo Zannetti che ha spiegato: “La paura di vincere è un racconto autobiografico. Il protagonista va a Ferrara per risolvere i problemi della sua vita e ha una sorta di blocco psicologico che deve superare. Sono felice che ad interpretare Elvis sia Bobby Solo che stimo molto, perché ha l’umanità della strada, quella dei saliscendi che la vita ti riserva. Nonostante la sua strepitosa carriera e il successo, è rimasto sempre umile”. A margine, abbiamo incontrato Bobby Solo per parlare de La Paura di vincere ma anche del suo nuovo disco e di qualche bel ricordo della sua carriera, ecco la nostra videointervista: