Colori, luce, musica, persone… è davvero una bella sensazione quella che si respira entrando alla Vaccheria, lo spazio espositivo e culturale dell’Agro romano nato dalla rivalutazione di una stalla che ha subito accolto, con un amore ricambiato e un grande senso di libertà, tanti artisti del territorio. Ideale e perfetto, dunque, per ospitare Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose, progetto curato da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei che apre gratuitamente le porte al pubblico da venerdì 13 settembre a lunedì 31 marzo e che noi abbiamo avuto il piacere di visitare in anteprima in occasione dell’inaugurazione. Alla mostra per i primi tre giorni corre parallelo From Pop to Pop, un nuovo festival di eventi, sempre a ingresso libero, tutto dedicato alla cultura pop, tra ascolti guidati, film, lectio magistralis e pop art brunch.
Tantissime le opere esposte in Viaggio nella Pop Art, oltre 200, di 45 artisti italiani e internazionali, scelte da collezioni private e raccolte dalla Collezione Rosini Gutman a cura di Gianfranco Rosini. C’è la Bat Madonna con i piccoli Batman e Superman di Giuseppe Veneziano; la bocca rossa vermiglio che si regge su gialle zampe di oca di Erika Calesini; Topolino e la Coca Cola di William Zanca; la torta dei Beatles di Marco Lodola; c’è il bigliettone da 100 dollari stropicciato in ferro di Pennyboy con la prorompente Jessica Rabbit; la rossa sexy di Chi ha incastrato Roger Rabbit che troviamo anche assieme a un Minion e al Genio di Aladdin nel Teatrino Emozionale, un olio su tela firmato da Andy Bluvertigo che ha animato poi anche l’inaugurazione della mostra con un DJ set e che abbiamo videointervistato.
Un racconto cromatico e multiforme, fantastico e ironico, emozionante e divertente, spiazzante e incoerente, di una corrente artistica popolare per sua stessa definizione, provocatoria e anticonformista, senza regole e scevra di qualunque etichetta o catalogazione ma con tantissime idee, che ci ha davvero insegnato un nuovo modo di amare le cose. Viaggio nella Pop Art è anche un vagare nel tempo e nello spazio: si va dalla Pop Art americana dei primi anni Sessanta al Noveaux Realisme, dai circoli romani di piazza del Popolo al New Pop, passando per la Urban Art e la New Web Generation. E ancora, dai grandi protagonisti della Pop Art americana come Andy Warhol, con il quale la Vaccheria fu inaugurata esattamente due anni fa, e della New Pop come Marco Lodola, fondatore del Nuovo Futurismo che riempie lo spazio centrale con Jim Morrison e la grande tridimensionale Abbey Road.
Spazio anche al protagonismo e all’arte delle donne della New Pop Art, raccolte intorno alle Nana dansant di Niki De Saint Phalle, i puffi di Ilaria Rezzi, le sculture in metallo di Annalisa Benvenuti, e ancora le opere sorprendenti di Sandra Tomboloni, Elena Arzuffi, Laura Lanci, Rita Mancini, Marina Roos. A completare il percorso espositivo di Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose, le consuete installazioni ideate da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei e realizzate da KIF Italia negli spazi della Vaccheria, location che si aggiudica ufficialmente il ruolo di Casa della Pop Art. L’esposizione è realizzata dal Municipio IX Roma EUR con il supporto di Roma Capitale e la collaborazione di Zètema Progetto Cultura, mentre i testi strici e critici del catalogo edito da RG – Rosini Gianfranco Gallerie d’Arte son cura a di Titti Di Salvo, presidente del municipio IX di Rma. Il nostro videoreportage e la nostra videointervista a Andy Bluvertigo:
Le Foto sono di Angelo Costanzo