Comandante di Edoardo De Angelis è il film d’apertura di Venezia 80. Stasera la proiezione ufficiale della nuova opera del regista napoletano che approda al Lido in concorso e arriverà al cinema il primo novembre. Protagonista nel ruolo del Comandante Salvatore Todaro è Pierfrancesco Favino mentre Silvia D’Amico interpreta sua moglie. Nel cast anche Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Arturo Muselli, Giuseppe Brunetti, Gianluca Di Gennaro, Johannes Wirix, Pietro Angelini, Mario Russo, Cecilia Bertozzi, Paolo Bonacelli.
La storia vera del Comandante Salvatore Todaro, che punta sull’umana e innata capacità dell’aiuto e sul rispetto delle regole del mare, con un’esplicita evocazione del dramma migratorio dei nostri tempi, si svolge all’inizio della Seconda guerra mondiale. Nell’ottobre del 1940, Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina e mentre naviga di notte nell’Atlantico, nel buio si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga, che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano.
Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale Todaro affonda la nave nemica a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i ventisei naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo, è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei suoi uomini.
Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà alle spalle”. E a chiunque altro gli chiedesse il motivo di quella che per lui era una consuetudine, rispondeva “perché siamo italiani“. Ecco come Pierfrancesco Favino, Edoardo De Angelis e Silvia D’Amico hanno parlato di Comandante oggi in conferenza stampa a Venezia 80: