Venezia 76: apre Le Verità con Deneuve e Binoche, e poi c’è Brad Pitt

di Patrizia Simonetti

Dopo la “calda” preapertura con la prima mondiale della versione restaurata in 4K di Estasi di Gustav Machatý, film scandalo del 1934 con il primo nudo integrale della storia del cinema, quello dell’allora ventunenne Hedy Lamarr, Venezia 76 apre ufficialmente oggi, mercoledì 28 agosto, i suoi patinati battenti con la cerimonia d’inaugurazione condotta dalla “madrina” Alessandra Mastronardi e con il primo film in concorso in apertura: Le verità (The Truth) del giapponese Kore-eda Hirokazu con Catherine Deneuve, Juliette Binoche (qui il video del red carpet) e Ethan Hawke, cronaca di un incontro/ confronto tra una madre, ammirata star del cinema francese, e la figlia. Per la Settimana Internazionale della Critica alzano invece il sipario Passatempo, il cortometraggio di Gianni Amelio con Renato Carpentieri, entrambi presenti, a raccontare di una strana sfida di enigmistica tra un professore in pensione e un ragazzo del Mali; e il film d’animazione Bombay Rose di Gitanjali Rao, una rosa e tre amori impossibili a Bollywood.

Molti anche in questa edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia i film interessanti, tra cui Ad Astra di James Gray con Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Liv Tyler e Donald Sutherland; Joker di Todd Phillips con Joaquin Phoenix; Marriage story di Noah Baumbach con Scarlett Johansson, Adam Driver e Laura Dern.

Ottima anche la rappresentanza italiana che mai come quest’anno l’Italia la racconta, la ricorda e la reinterpreta: oltre al già citato Passatempo, si comincia venerdì 30 con Il sindaco del Rione Sanità di Mario Martone che rilegge in chiave moderna il classico di Eduardo e dopo averlo diretto a teatro lo porta sul grande schermo con Francesco Di Leva, Massimiliano Gallo e Roberto De Francesco (in sala dal 30 settembre); a seguire domenica 1 settembre fuori concorso c’è Vivere di Francesca Archibugi, stesso giorno in cui vengono presentati in anteprima mondiale i primi due episodi di The New Pope, la nuova serie Sky di Paolo Sorrentino con Jude Law e John Malkovich; e anche quelli di ZeroZeroZero di Stefano Sollima, la serie, sempre Sky, tratta dal libro inchiesta omonimo di Roberto Saviano sul traffico di cocaina. E a proposito di TV, a Venezia 76 c’è anche The King di David Michôd con Timothée Chalamet che vedremo in autunno su Netflix.

Ancora aria di Napoli per Martin Eden di Pietro Marcello, ispirato nella storia all’omonimo romanzo di Jack London del 1909, trasportando il tutto dalla californiana Oakland a Napoli, appunto, sempre con l’amore e la cultura al di sopra della povertà e delle discriminazioni sociali, protagonista Luca Marinelli. Dalla Campania alla Sicilia con La mafia non è più quella di una volta, docufilm grottesco di Franco Maresco (senza Ciprì) sulla mafia della Palermo di oggi con la fotografa Letizia Battaglia. A Venezia 76 c’è anche Gabriele Salvatores, fuori concorso con Tutto il mio folle amore con Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono. E Carlo Sironi, figlio di Alberto Sironi da poco scomparso (regista della saga televisiva di Montalbano), che esordisce alla regia con Sole, un film di sentimenti e affidamenti.

Giovedì cerimonia di consegna del Leone d’Oro alla carriera a Pedro Almodovar. Tra gli ospiti anche Mick Jagger tra i protagonisti di The Burnt Orange Heresy di Giuseppe Capotondi. Oggi intanto è sbarcato in Laguna Brad Pitt.