Uno Maggio Taranto, musica e non solo. Videointervista a Diodato, parlano Roy Paci, Correani e Afterhours

di Patrizia Simonetti

Niente Subsonica al Concerto dellUno Maggio Taranto che il tastierista Boosta si è rotto un polso, ma sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche, come abbiamo già avuto modo di annunciarvi, saliranno Litfiba, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Andrea Rivera, Renzo Rubino, Ghemon, Levante, LNRipley, Beatrice Antolini, Ministri, Luminal, Teatro degli Orrori, Selton, Giovanni Truppi, Mama Marjas, Orchestra mancina, Terraross, SFK, Fidoguido, Frank Buffoluto. Per loro Uno Maggio Taranto comincia già dalla mattina con la visita al Museo Archeologico e un giro sulla motonave Calajunco per guardare la città dal mare. La musica però parte alle 14: si comincia con gli Afterhours, la parola al frontman Manuel Agnelli:

Un grande concerto organizzato anche per questa quarta edizione dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti che ne ha affidato anche stavolta la direzione artistica a Michele Riondino (qui la nostra videointervista) e a Roy Paci:

New entry quest’anno nell’organizzazione artistica per Diodato. Ecco la nostra videointervista:

A condurre l’evento saranno Valentina Petrini, Andrea Rivera e Valentina Correani, per lei la parola d’ordine è una sola, amore:

Diretta TV su Canale 85 e su radiofonica su Rai Radio1. Una kermesse tuttavia non solo musicale. Uno Maggio Taranto è dedicata soprattutto alle donne, in particolare a quelle che chiedono giustizia per figli e mariti perduti, e ci saranno pure loro, come Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi ucciso nel 2005 da quattro poliziotti, Egidia Beretta, mamma di Vittorio Arrigoni, l’attivista, pacifista e giornalista ucciso nel 2011 a Gaza; le donne della Terra dei Fuochi e le mamme coraggio del Molise. C’è anche Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa. Immigrazione, inquinamento, rinascita tra gli altri temi della manifestazione oltre naturalmente a grida di indignazione per il caso di Giulio Regeni del quale parlerà il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, per lo scandalo del petrolio in Val d’Agri, per la mafia che continua a crescere e proliferare mentre la parte sana della società civile annaspa per trovare un lavoro e arrivare a fine mese. A parlare saranno anche Vincenzo Fornaro, l’agricoltore di Taranto al quale hanno ammazzato le pecore contaminate da diossina, Rosa Pippa di Uniti per la Val d’Agri; Francesco Masi del comitato No Triv della Basilicata; l’imprenditore che vive sotto scorta da quando ha osato denunciare le minacce delle mafie; una rappresentanza di Coalizione 27f per trattare di precariato, una rappresentanza dell’associazione Taranto Lider, una del movimento No Tav. Spazio anche ai detenuti del carcere di Taranto con un rappresentante dell’associazione Antigone; e molti, molti altri.

Leave a Comment