Anna Magnani e la sua Roma. Era ora che qualcuno pensasse ad erigere un monumento ad un’attrice immensa che come nessun’altra ha rappresentato la sua città e al tempo stesso il cinema italiano neorealista del nostro dopoguerra, lei, simbolo di emancipazione e riscatto, esempio per tante donne del suo tempo. E che costruisse Una casa per Nannarella, così si chiama l’opera in bronzo che la ritrae in un busto creato dallo scultore Gianluca Bagliani, che nella sua Soriano del Cimino, nel viterbese, crea con l’argilla sin da ragazzino e che ama soprattutto dedicare le sue opere a personaggi del mondo della cultura e dell’arte a 360 gradi, da Luigi Pirandello a Fabrizio De André, da Eduardo De Filippo e Pier Paolo Pasolini. Un omaggio che l’artista, apparentemente timido e visibilmente emozionato alla presentazione dell’iniziativa che si è tenuta oggi alla Festa del Cinema di Roma, offre alla città e un po’ anche a sua mamma visto che, come ci racconta nella nostra videointervista, era appassionata della Magnani e insieme, ricorda Bagliani, amavano vedere Roma città aperta. Il busto di Anna Magnani verrà scoperto, insieme alla posa della targa in travertino dedicata A Mamma Roma, venerdì 25 ottobre a Trastevere, esattamente alle 17.30 in Via della Pelliccia 45 dove resterà per sempre, nel corso di una cerimonia di cui sarà madrina Lidia Vitale, attrice romana pure lei che con Anna Magnani ha tante cose in comune: il suo monologo Solo Anna, ad esempio, che ha portato sul palcoscenico, e un film che da tempo vuole con tutte le sue forze e che a quanto pare, come ci rivela nella nostra videointervista, sta prendendo corpo oltreoceano, con tante donne a fare squadra per realizzarlo. Lidia Vitale leggerà un estratto dal Diario del racconto dei quaranta giorni trascorsi in America scritto proprio dalla Magnani. “A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata – diceva Nannarella – tra gli aromi e i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili”. Ci sarà anche Kasia Smutniak, fondatrice della Pietro Taricone Onlus, cui Gianluca Bagliani devolverà il ricavato della vendita di trenta multipli dell’opera realizzati per l’occasione a sostegno dei progetti dell’associazione per la scolarizzazione e la protezione della cultura dell’infanzia nel Mustang, in Nepal. La nostra videointervista a Lidia Vitale e Gianluca Bagliani:
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