Tutti per Uma, esordio alla regia per Susy Laude: videoincontro con il cast

di Patrizia Simonetti

Potrebbe sembrare paradossale che l’esordio di una regista donna sia con un film al maschile dove, cioè, i protagonisti sono tutti uomini e, in questo caso, una famiglia di cognome Ferliga che produce vino. Ma tutto torna perché poi a salvare la situazione sarà pur sempre una donna, e pure di un’altra dimensione. Stiamo parlando di Tutti per Uma – Uma è l’eroina di cui sopra, che poi proprio un’eroina non è – debutto dietro alla macchina da presa di Susy Laude che nel cast, nel quale si ritaglia un piccolo cameo, ha voluto anche suo marito Dino Abbrescia nel ruolo di un banchiere molto cattivo, quasi mefistofelico, oltre a Lillo, Pietro Sermoni, Antonio Catania, Laura Bilgeri e Carolina Rey.

I Ferliga sono dunque composti dal capostipite Attila (Catania), un po’ all’antica; da suo fratello Dante (Lillo) che, manco a dirlo, è un eterno bambino tanto che passa gran parte del suo tempo a girare video assurdi in camera sua; da suo figlio vedovo Ezio (Sermonti) che ha scoperto l’apicultura, fa un miele terribile e pensa più alle api che ai suoi figli; che sono Francesco (Gabriele Ansanelli), appassionato di danza che ha smesso di ballare alla morte della madre e anche un po’ perché a scuola lo prendono in giro; ed Emanuele (Valerio Bartocci). Come sempre più spesso accade soprattutto nei family, siano film o serie televisive, è il più piccolo a raccontare la storia assumendo quindi il ruolo di narratore e imponendo in qualche modo il suo punto di vista, e il piccolo Valerio Bartocci ormai ci sarà abituato visto che ha fatto lo stesso anche in Buongiorno mamma! fortunata serie Mediaset con Raoul Bova appena andata onda. Maschio anche il cane, ci tengono a dirlo, che si chiama Mimmo, ma più di questo non fa.

Cosa accade dunque in Tutti per Uma? Succede che l’azienda di famiglia è in crisi, il cattivo banchiere invece di aiutarli tende trabocchetti finanziari per prendersi tutto, nessuno riesce a trovare una soluzione. lo farà Uma, una principessa austriaca in incognito interpretata da Laura Bilgeri che arriva dal mondo delle fiabe ed è quindi normale che leghi di più con i bambini. Ma in un modo o nell’altro sarà in grado di motivare, per così dire, anche gli adulti portando gioia e soprattutto fantasia. Aiutando lei, i Ferliga aiuteranno anche loro stessi.

Tutti per Uma tocca tantissimi temi, la perdita e il dolore, l’amore, la passione, l’emancipazione femminile, il bullismo, e il pregiudizio, solo che lo fa in maniera confusa accavallando generi e rigirandoli in un calderone, passando dal family al fantasy, dalla commedia alle comiche, nel senso più esatto del termine. Il messaggio che trasmette è però di certo positivo, e se leggerezza ci vuole per ricominciare, qui ce n’è in abbondanza, nella quale però ci si perde un po’. Bravissimi gli attori che, ovviamente, adorano il film. E va bene così. Tutti per Uma arriva in sala mercoledì 2 giugno. Ecco una sintesi del nostro videoincontro con regista e cast: