Trash, il film d’animazione che ha conquistato Raphael Gualazzi: videointervista

di Patrizia Simonetti

Nessuno se lo sarebbe mai immaginato, ma di notte, così come in alcuni film si animano i giocattoli nelle camerette dei bambini o gli scheletri dei dinosauri nei musei, anche i rifiuti prendono vita e sarebbe proprio il caso di dare a tutti loro una seconda occasione. Ecco Trash di Luca della Grotta, esperto di Computer Grafica e Composting, e Francesco Dafano, regista e sceneggiatore, film d’animazione a carattere ecologico cotto e mangiato, presentato cioè questa mattina come evento speciale con tanto di red carpet (qui il video) ad Alice nella Città, e da oggi stesso, venerdì 16 ottobre, al cinema con Notorious Pictures. I protagonisti? Rifiuti, naturalmente, ovvero oggetti usati e gettati via senza alcuna discriminazione. E di notte ne vivono di avventure e disavventure: ad esempio devono fuggire dai risucchiatori, difendersi da bande rivali composte da perfidi computer in disuso e barattoli vuoti di vernice, anche innamorarsi se c’è tempo, magari di Bliss, una bottiglia elegante e sexy, difendere i più piccoli e soprattutto cercare la piramide magica, che poi altro non è che la campana della differenziata. Solo così, entrando ognuno nel proprio contenitore, potranno essere riciclati e tornare ad essere utili all’umanità, senza andare a sporcare o inquinare strade o fiumi.

Tra i protagonisti di Trash c’è ad esempio Slim, uno scatolotto di cartone lungo lungo che conteneva scatolette più piccine e che ha fatto il suo tempo, solo che invece di essere gettato nel contenitore della carta, è finito sul marciapiede. Slim non crede alla leggenda della piramide magica, e quindi alla possibilità di rinascere e tornare alla sua missione di contenitore, così, disilluso e spesso triste, cerca di sopravvivere in un mercato. A fargli compagnia c’è Bubbles, quel che resta di una bottiglia di plastica di una bibita con le bollicine, che fa di tutto per tirargli su il morale. Tutto cambia quando arriva Spark, una piccola scatola luccicante finita in strada per errore che straordinariamente contiene ancora qualcosa, tutta da difendere dalla bramosia di Kudom, signore della discarica, e da riportare a casa. O giù di lì.

Trash è tutto dedicato ai bambini, anche i dialoghi e le immagini lo sono in modo più che evidente, ma se lo vedessero anche i più grandi non sarebbe male. Insegna tante cose, tipo non arrendersi mai, e tipo fare la raccolta differenziata. Non per nulla ha ottenuto il sostegno dei Consorzi italiani per il riciclo degli imballaggi. Ma anche il plauso di Raphael Gualazzi che si è davvero innamrato di questo film e dei suoi valori: sua la canzone sui titoli di coda intitolata Per noi, mentre la colonna sonora è di Matteo Buzzanca. Le scene di Trash sono molto belle e sfruttano in pieno la tecnica della scena mista: i fondali sono reali (si riconoscono bene delle piazze di Roma e il lungotevere, anche se non si nomina mai la città per lasciare un senso universale alla storia), mentre i personaggi sono aggiunti dopo in CGI.  Ecco la nostra videointervista a Raphael Gualazzi e uno stralcio della conferenza stampa con Luca Della Grotta e Francesco Dafano: