Torna Nina Zilli: il nuovo singolo è Munsta

di Patrizia Simonetti

Si intitola Munsta il nuovo singolo di Nina Zilli, scritto, arrangiato e prodotto da lei stessa insieme a Danti, che ritroviamo in una veste rinnovata frizzante e piena di colori (Capitol Records Italy – Universal Music Italy). Al secolo Maria Chiara Fraschetta, Nina Zilli trova e ritrova nella musica e nell’esigenza di comunicare attraverso la sua voce il perfetto equilibrio per sentirsi bene con sé stessa e con gli altri. Il suo è un mondo pieno di emozioni e sensazioni in grado di portarci in una dimensione di sana positivitàdove le sue differenti anime e sfumature musicali convivono perfettamente, da quella più black, soul e R & B passando per il groove dell’amato reggae sino alla vena più rock e pop, senza dimenticare la canzone d’autore.

Munsta – spiega lei stessa – è una canzone a cui tengo molto e che ti proietta immediatamente nell’immaginario surf dei primi anni sessanta, ispirazione che mi è venuta guardando una vecchia puntata dei Munsters, una serie TV pre Famiglia Adams caratterizzata da una colonna sonora surf strumentale. Il brano ci invita a riflettere sul tema della trasformazione, un processo naturale che fa parte di quella metamorforsi che prima o poi interessa ognuno di noi. Anche se cambiare spesso risulta difficile se non impossibile, sono convinta del contrario. Giorno dopo giorno mutiamo, cresciamo, sia nel corpo che nello spirito. L’evoluzione è parte imprescindibile del ciclo naturale, ci piace l’idea di sentirci sempre uguali, fedeli a noi stessi, ma spesso sentiamo l’esigenza e il desiderio continuo di cambiare.

Cambiare per migliorarsi – continua Nina Zilli  lavorare su sè stessi per sentirsi migliori, facendo combaciare l’immagine che gli altri hanno di noi con quello che siamo realmente è un passo importante nelle nostre vite. Evolversi e cambiare fa parte pertanto del naturale percorso di ogni essere vivente, un processo dal quale difficilmente si può scappare, nonostante ci siano comportamenti e atteggiamenti e anche persone che purtroppo sono destinate a non cambiare mai. Un’altra cosa che non cambia mai è l’erba cattiva. Rimane sempre là, sempre pronta a prendere il sopravvento. Munsta diviene pertanto uno slogan a tutti gli effetti e un manifesto che intende esaltare la trasformazione in tutte le sue molteplici forme e declinazioni possibili, una trasformazione intesa come quel mutamento che è intrinseco ad ogni essere vivente e che nel bene o nel male rimane di fondamentale importanza nella costruzione della propria essenza, contribuendo alla definizione della propria identità personale e artistica che immancabilmente fa parte delle nostre vite. Quello che importa davvero è vivere secondo le nostre regole, rimanere fedeli a sé stessi anche nel mutamento, accettare i cambiamenti e accettarsi, meglio un giorno buono da farfalla, dopo una vita passata nel bozzolo, piuttosto che un giorno o una vita intera da erba cattiva”.