Cosa non si farebbe di questi tempi per accaparrarsi il lavoro dei sogni… Anche rubare un curriculum perfetto per occuparsi di grandi eventi in un lussuoso hotel newyorkese. Così fa Kayla, che approda al Royal Gate Hotel dove l’istruttore di spinning ha vinto il Tour De France, due volte, per dire… solo che dovrà fare i conti con un gatto e un topolino… Arriva on demand Tom e Jerry, il film in live action a metà, cioè con gli umani che sono persone in carne ed ossa, e gli animali come Tom e Jerry – lo so, è molto difficile considerarli tali – a cartoni animati, ma quasi quelli di una volta, cioè non in 3D, ma fedeli alla loro identità. Come Roger Rabbit, a tecnica mista, per capirci. Cartonati quindi anche i piccioni che aprono il film rappando Can I kick it (Lou Reed/A Tribe Called Quest), gli elefanti noleggiati per il matrimonio indiano da favola che ovviamente va a scatafascio, i cani al guinzaglio dei passanti, tra cui un grande danese, la gattina di lei e Spike, il canone mangiatutto e espellitutto di lui. Lei e lui sono Ben e Preeta, una coppia di personaggi famosi, tipo influencer, cui Kayla sarà molto utile, ma, come detto, dovrà fare i conti con Tom e Jerry che si conoscono proprio in questa occasione. Diretto da Tim Story (I Fantastici 4, Think Like a Man, Barbershop), prodotto da Chris DeFaria (The LEGO Movie 2 – Una nuova avventura, Ready Player One, Gravity) e scritto da Kevin Costello, Tom e Jerry è una sorta di prequel: racconta infatti come i nemici amici creati da Hanna e Barbera si sono incontrati per la prima volta. Tutta la storia che ruota intorno in realtà non è che un escamotage per narrare l’origine di tutto, ma è assolutamente ben congeniata, divertente e attualizzata, se consideriamo che i due eroi nascono in realtà nel 1940, ma gli anni se li portano benissimo. E come sempre ci resta un po’ più facile tifare per Tom, perché è davvero dura la vita di un gatto randagio nella Grande Mela, dormire in uno scatolone al freddo e sotto la pioggia e fingersi un felino cieco che suona la pianola a Central Park fino a che un topolino dispettoso non viene a romperti le uova nel paniere; ma a volte stiamo anche con Jerry perché in fondo che male fa nella sua piccola suite che si è costruita con le sue zampine all’ultimo piano dell’Hotel, tanto da volerlo far fuori? Tra una gag e l’atra, citazioni di Frankenstein Junior e pure de Il Gladiatore (“e adesso scateniamo l’inferno” dice nell’orecchio a Tom il suo diavoletto tentatore), camei come quello in voce di Luca Laurenti che fa parlare un topone grigio verde all’inizio del film, e di Paolo Bonolis in carne ed ossa, un plauso va anche al cast, a Chloë Grace Moretz (Cattivi Vicini 2, La Famiglia Addams) in primis nel ruolo di Kayla, e a Michael Peña (Cesar Chavez, American Hustle, Ant-Man), ma anche a Colin Jost (Single ma non troppo, Saturday Night Live) e Pallavi Sharda (Lion) che sono Ben e Preeta, senza dimenticare Bobby Cannavale che nella versione originale doppia il cane Spike.
Tom e Jerry arriva con Warner Bros. Pictures. giovedì 18 marzo in esclusiva digitale disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, Sky Primafila e Infinity. E se volete sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia ci sono i primi dieci minuti del film.