The Batman: il meraviglioso film oscuro sul Cavaliere Oscuro

di Patrizia Simonetti

Il film più oscuro sul Cavaliere Oscuro. Ma anche il più bello. The Batman, il nuovo film dedicato all’Uomo Pipistrello targato Warner Bros. Pictures e diretto da Matt Reeves, racconta in circa tre ore una storia di corruzione, violenza e degrado di una città perennemente buia chiamata Gotham dove ad indagare sul serial killer delle personalità politiche del momento, sindaci e neosindaci in primis, è sì il tenente James Gordon (Jeffrey Wright), ma soprattutto Batman, alter ego pipistrellesco di un giovane Bruce Wayne, miliardario solitario e qui decisamente dark, meravigliosamente intrepretato da Robert Pattinson

The Batman non ripercorre la sua storia dall’inizio, ma arriva in un momento preciso della vita di Bruce Wayne, quello in cui, come capita almeno una volta a ognuno di noi, si rischia di gettare la spugna e lasciarsi andare. Con maschera e mantello, è già da un po’ che combatte il crimine a Gotham, ma il male dilaga e il nostro eroe perde quella spinta che lo ha reso potente e invincibile: è deluso, disincantato, consapevole che non può farcela da solo, è scoraggiato. Quando inizia il film, del supereroe non ha davvero nulla, sembra piuttosto un giovane vagabondo disperato con gli occhi cerchiati di nero che si trascina per le strade senza alcuna speranza. “Non volevo iniziare con una storia delle origini, ma con quella di un giovane Batman, per mostrare la sua evoluzione – spiega il regista – quindi abbiamo chiesto a quel Batman di risolvere un mistero legato alle sue origini ma senza raccontarle, un mistero che lo tocca nel profondo. Volevamo renderlo qualcuno il cui vero superpotere è sopportare qualsiasi cosa pur di svolgere il proprio dovere. Batman ha iniziato come detective, quindi trovare un modo per tornare a quello status, eliminando l’aspetto fantasy di un supereroe DC ma pur sempre ambizioso, è stata un’idea davvero entusiasmante. Non mancano la sua tuta, l’auto, i gadget, il suo atteggiamento super cool… Ma non è proprio un supereroe; dietro tutto ciò è un essere umano, e cerca di dare un senso a quel suo lato umano. Il fatto che abbia la spinta eroica di rendere il mondo migliore – ma diciamolo pure, non lo fa in un senso puramente altruistico – rende il personaggio accessibile. È un detective che deve risolvere degli enigmi lasciati da un serial killer: al di là dell’aspetto psicologico, si va a toccare l’emotività“.

Non sono mai stato attratto dall’idea di fare un film di supereroi, ma per qualche ragione Batman si è sempre distinto come un’entità speciale e separata – dice Robert Pattinsonnel lessico culturale, il personaggio appare molto individuale e ha una grande importanza simbolica. Poi, quando ho saputo che Matt Reeves stava lavorando su questo progetto, mi sono incuriosito. Quando finalmente gli ho parlato, mi ha mostrato alcuni dei suoi primissimi storyboard, notando un tono radicalmente diverso: la sua idea era strabiliante. E anche la caratterizzazione di Bruce sembrava diversa. È solo e isolato, oltre che costretto a vestire i panni del vigilante. C’è anche una specie di disperazione senza speranza, e questa è stata un’interpretazione interessante. C’è una tale rabbia in lui, che lo rende difficile da battere“.

Nel cast una meravigliosa Zoe Kravitz nel doppio ruolo di Catwoman e della dolce Seline, fragile e forte al tempo stesso, e un irriconoscibile Colin Farrell in quello di Oswald Cobblepot ovvero il Pinguino, antagonista e villain classico di Batman, ma stavolta non proprio così cattivo, nel senso che ce ne sono altri più cattivi di lui. L’Enigmista, ad esempio (Paul Dano) che, spinto da una violenta sete di rivalsa per una vita infelice e da un ideale di città ripulita, a suo modo, da uomini bugiardi che predicano bene e poi si fanno i fatti loro, porta avanti la sua vendetta cruenta e sadica a colpi di indovinelli e reclutando proseliti. Ma anche Carmine Falcone, boss senza scrupoli cui dà vita John Turturro.

La cosa più importante per me, era che Selina non fosse una vittima a causa del suo passato travagliato – racconta Zoe Kravtizspesso personaggi femminili come lei possono cadere in questa trappola, e non è il suo caso. La reputo incredibilmente tosta, è sopravvissuta fino a questo punto e ha la spinta giusta per combattere per altre persone che vede in posizioni simili. Non volevo creare qualcosa di iconico o sexy o tutto ciò che le persone si aspettano. Volevo che mettesse in mostra il suo spirito. Non capita spesso di interpretare un personaggio femminile complesso, specialmente nei film di questa scala. Mi sono innamorata della sua storia, del suo passato, del suo dolore, della sua lotta, della sua forza. In lei ho trovato un personaggio che era più di una semplice spalla o più di una bella ragazza con un vestito attillato. Non ha bisogno di essere salvata da nessuno e allo stesso tempo, mentre leggevo la sceneggiatura, c’erano volte in cui mettevo la mano sul cuore e provavo affetto per questa persona. Sentivo che la sua storia era importante da raccontare. Tra lei e Batman c’è una sorta di amore-odio e il confine è davvero molto sottile. C’è una profonda connessione di anime; anche se vedono le cose in modo diverso e provengono da contesti molto diversi, entrambi credono nella giustizia, pur sempre mantenendo delle idee diverse. Entrambi combattono per ciò in cui credono e non hanno paura di morire, e questa è una qualità molto rara”.

The Batman non è un film di supereroi dove i buoni salvano il mondo e i bambini applaudono. Piuttosto qui i bambini perdono: la loro infanzia, la loro innocenza, i loro padri e le loro madri. O forse non ne hanno mai avuti. E quando crescono, sta a loro scegliere da che parte incanalare la loro rabbia e la loro solitudine. Pur conservando la sua identità di favola nera, Un film duramente realistico che di fantastico ha ben poco, e la città che non esiste diventa emblema di un mondo vero che vive e prospera sull’ingiustizia e la paura. Una paura che può pietrificare e inibire a ogni azione così come spingere alle gesta più esaltante se trova l’appiglio giusto e un leader che trascina. Nel cast di The Batman, al cinema da giovedì 3 marzo, anche Andy Serkis nel ruolo del fedele maggiordomo/vicepadre di Batman, Alfred Pennyworth; Peter Sarsgaard che interpreta il Procuratore Distrettuale Gil Colson; e Jayme Lawson nel ruolo della candidata a sindaco Bella Reál.