Stefania Sandrelli, 70 anni di vita e 55 di cinema: ho fatto quello che ho voluto. La videointervista

di Patrizia Simonetti

Settanta splendide candeline. Sono quelle sulle quali Stefania Sandrelli soffierà domenica 5 giugno. Icona del cinema italiano, sogno proibito di tanti e tanti ammiratori, modello per molte ammiratrice, diva come poche, sensuale e sfrontata, l’attrice viareggina festeggerà il suo compleanno “con dieci feste”, ci svela, una delle quali organizzata dal suo compagno Giovanni Soldati al Jackie O. Tra i suoi meriti quello di essersi saputa reinventare con il passare del tempo sempre con intelligenza, bravura e classe, senza negare mai la sua età o opporsi al tempo che trascorre, seppure con rispetto, sul corpo ma non certo sullo spirito, rendendola nonna di cinque nipoti amatissimi nella vita vera, ruolo che negli ultimi anni ha ricoperto anche nella fiction televisiva, ma lasciandole quell’esuberanza e quell’entusiasmo di ragazzina con cui ancora oggi affronta il lavoro e condisce la vita con l’orgoglio di aver “fatto esattamente tutto quello che ho voluto” ci dice. Così è arrivata ieri sera all’inaugurazione del  Festival Trastevere di Roma dopo un pomeriggio trascorso al Quirinale per la Festa della Repubblica con cui condivide i 70 anni, per applaudire a una manifestazione che traspare amore per il cinema e la cultura e che rappresenta una vittoria per i ragazzi dell’Associazione Piccolo Cinema America che lo organizzano e promuovono da tre anni, e che quest’anno ha dedicato la sua apertura a Ettore Scola e pure a lei con la proiezione in anteprima della versione restaurata di C’eravamo tanto amati, anno 1974, lei, Stefania Sandrelli, neanche trentenne, nel fiore della sua bellezza nella parte di quella Luciana Zanon che conquistava Antonio, Gianni e Nicola, ovvero Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Stefano Satta Flores, anzi “ci pasticciava” per dirla come l’ha detta lei nella chiacchierata pubblica con l’altro grande ospite della serata Paolo Virzì (qui la nostra videointervista a Virzì e a Micaela Ramazzotti), 10 candidature ai Nastri d’Argento per La pazza gioia, al quale ha confessato che le piaceva Manfredi e che ha dovuto baciare Gassman dopo che si era bevuto una spremuta d’aglio. Una parentesi importante della sua carriera che compie 55 anni e per questo le è stato appena consegnato il Nastro d’Oro dal Sindacato dei giornalisti cinematografici. Di questo e di altro Stefania Sandrelli ci ha parlato ieri sera al Festival Trastevere nella nostra videointervista: