Sposami stupido! commedia degli equivoci tra matrimoni gay e clandestini

di Patrizia Simonetti

Yassine parte dal Marocco per Parigi pieno di speranze, il suo obiettivo è di diventare architetto e ci riuscirebbe se la sera prima di un esame importante non si ubriacasse a tal punto da non sentire la sveglia, bucare il test e quindi essere espulso dalla Francia. Non solo: perde anche Claire, la ragazza di cui si era innamorato, bionda e molto carina nonostante tutti la prendano in giro e la isolino per i suoi chili di troppo. Ma Yassine non ha alcuna intenzione di tornare a casa con la coda tra le gambe, la sua famiglia si aspetta tanto da lui, e quindi dopo aver tentato inutilmente di farsi sposare da una donna per ottenere la cittadinanza, decide di convolare a nozze con il suo migliore amico Fred. Sposami stupido! in sala da mercoledì 20 giugno con Koch Media, è il primo film da regista, oltre che da protagonista nel ruolo di Yassine, di Tarek Boudali che torna in coppia, ed è proprio il caso di dirlo, con Philippe Lacheau che è Fred, come nei precedenti Babysitting e Alibi.com, mentre Claire è Andy Rowski, la fidanzata di Fred che è Lisa è Charlotte Gris e ci sono anche Philippe Duquesne, Julien Arruti e Baya Belal che è la mamma di Yassine che piomba dove non dovrebbe quando meno te l’aspetti.

Commedia francese degli equivoci e non solo, divertente ma non per questo vuota di tematiche attuali e importanti, come l’immigrazione, i matrimoni gay, il coming out fatto a se stessi, gli stereotipi e i pregiudizi, la discriminazioni dei diversi, l’amicizia, l’amore per la famiglia e molto altro ancora, Sposami stupido! fa ridere grazie alle numerose situazioni paradossali in cui i protagonisti vanno ad infilarsi fingendo, almeno inizialmente, di essere omosessuali con tutte le esagerazioni stereotipate di chi non lo è ma vorrebbe sembrarlo. Ad ispirare Tarek Boudali che è anche cosceneggiatore di Sposami stupido! è stata infatti l’approvazione in Francia della legge sulle unioni civili e i numerosi conseguenti matrimoni bianchi, quelli in cui non si consuma, per capirci, ma celebrati al solo scopo di ottenere la cittadinanza. Tra gag sul genere Il vizietto, vicini di casa non vedenti, vecchie assatanate di sesso, funzionari zelanti che si travestono come Robin Williams in Mrs. Doubtfire e canetti che volano dai balconi (ma si salvano), Sposami stupido! strappa più di una risata “intelligente” e il lieto fine, beh, quello è scontato sin dall’inizio.