Skioffi ci racconta la sua Alice e la sua battaglia contro gli haters, videoincontro

di Patrizia Simonetti

Si intitola Alice il nuovo EP di Skioffi fuori oggi, venerdì 9 aprile, su tutte le piattaforme di streaming e digital download (No Face/Sony Music Italia) a raccontare a suo modo in sette tracce una storia d’amore, forse la più importante della sua vita, quella, appunto, con una ragazza di nome Alice, l’unica che lo ha capito davvero e che lui ha deciso di allontanare per non coinvolgerla nelle sue fasi d’umore altalenanti, come ci racconta lui stesso nella nostra chiacchierata in video in occasione dell’uscita del disco. Dopo l’esperienza ad Amici – dove ha avuto non poche difficoltà soprattutto per il testo di Yolandi ritenuto, probabilmente a ragione, violento, e che ha dovuto, poco sinceramente, rinnegare – e le numerose collaborazioni come musicista e autore con tanti artisti come Rancore, Jesto, Gemitaiz e Achille Lauro, Skioffi, al secolo Giorgio Iacobelli, si rimette in gioco con un’opera firmata dall’inizio alla fine, nei testi, nella musica, nella produzione, virando verso un genere differente dal solito, a chiudere una sorte di cerchio apertosi proprio con la partecipazione al talent di Maria De Filippi. Ed è proprio in quel periodo e in quel contesto che sono nati i pezzi di Alice: Ti vorrò ancora, Je t’aime – la mia preferita che catapulta chi l’ascolta nei colorati, accesi e folli mondi di Van Gogh – Gli occhi dell’albero, Il vento più caldo, Domenica sera, Al cielo di Roma, oltre ovviamente alla title track che apre l’EP.

Anche la copertina di Alice ha il suo significato: il lupo a ricordare quello cecoslovacco che aveva con la ragazza della sua vita, che li teneva ben stretti con la sua ingenuità e la sua presenza costante, visto come in un addio perché “anche lui e n’è andato dalla vita mia” dice Skioffi, portandosi via tutta la sua purezza, e quindi il giglio che tiene in bocca, e che lo guarda per l’ultima volta come a ricordargli che comunque sia andata, ha vissuto una cosa bellissima da non dimenticare. Da dimenticare invece dovrebbero essere gli attacchi degli haters che spesso lo feriscono sui social ed è da questo tema che comincia il mio videoincontro con Skioffi: