Signs of love: videointervista a Hopper Jack Penn e Zoe Bleu

di Patrizia Simonetti

Non sempre si riescono a cogliere, eppure sono così importanti… Riescono invece a farlo Frankie e Jane e, anche se la loro storia non li vedrà per sempre felici e contenti, o almeno non insieme, quei segni d’amore avranno un ruolo importantissimo nelle loro vite e in questa storia. Signs of love è il film d’esordio di Clarence Fuller che vede protagonisti Hopper Jack Penn e Zoe Bleu, entrambi figli d’arte e rispettivamente di Sean Penn e di Rosanna Arquette, anche lei nel film nel ruolo di Rosie, così come Dylan Penn, sorella di Jack anche nella vita, in quello di Patty.

Frankie e Jane vivono a Philadelphia, ma in due quartieri diversi. Lui è di Port Richmond, sobborgo difficile, multiculturale, dove la legge della strada la fa da padrona. Orfano di madre, padre tossico e quindi per lo più assente, vive con la sorella maggiore che a 15 anni l’ha spedito in strada a spacciare, e con il figlio di lei, un ragazzo adolescente al quale Frankie fa di tutto per risparmiargli il suo stesso destino. Jane invece, deliziosamente sorda e amante della fotografia, abita in una bella casa con la sua famiglia benestante che si preoccupa, avendone le possibilità, di garantirle un buon futuro. Due mondi diversi, lontani, opposti su cui vincono i segni d’amore. E per quanto si dica che l’amore vince su tutto, i due saranno costretti a separarsi. O meglio, sceglieranno di farlo, ognuno per il bene dell’altro e per l’amore che li lega. Signs of love non è però una commedia romantica, ma un film sulla vita di due ragazzi cui il destino ha regalato opportunità differenti. E che ben racconta come può essere difficile uscire da una situazione di degrado senza averne alcuna possibiltà, e come invece è più facile andare avanti finché si può, errore dopo errore.

Sebbene sia un racconto di fantasia, io e Frankie, il protagonista, abbiamo esperienze di vita simili – rivela il regista – Anch’io, come Frankie, ho un nipote che è come un fratello per me e un padre tossicodipendente e, nonostante le disfunzioni delle nostre famiglie, siamo entrambi degli inguaribili romantici. All’epoca della prima stesura di questa sceneggiatura, mi sono ispirato a Terrence Malick e alla sua capacità di raccontare una storia senza molti dialoghi: così è stata creata Jane, la ragazza sorda che rappresenta l’interesse amoroso di Frank. Jane è bella, intelligente, determinata e aiuta Frankie a vedere oltre i suoi svantaggi personali. Il suo personaggio non si ispira a qualcuno in particolare, ma piuttosto all’idea di innamorarsi contro ogni probabilità.

Anche Patty, la sorella di Frankie, ha un’influenza molto importante sulla sua vita. Nonostante le differenze, lui sa che lei è in conflitto e condizionata dalla stessa infanzia che ha avuto lui, e sente un profondo senso di responsabilità morale nel prendersi cura di lei. E poi c’è Rosie, che può essere una figura materna quando lui ne ha bisogno. È legata sia alla madre defunta che al padre tossicodipendente e, quando serve, è in grado di fornire a Frank una prospettiva diversa. Come nella mia vita, le donne nella vita di Frankie giocano il ruolo più importante, il che è fondamentale per il suo personaggio. È per questo che vi piace“. Presentato in anteprima ad Alice nella Città 2022, Signs of love arrva al cinema giovedì 11 maggio. La nostra videointervista a Hopper Jack Penn e Zoe Bleu: