Fissati come sono con la numerologia, hanno intitolato Dieci l’album, fuori venerdì 25 giugno con Believe sia in digitale che in vinile, che celebra i loro primi dieci anni di carriera, ricco di collaborazioni – almeno due a pezzo, dicono – e di contaminazioni musicali attuali, compresa la trap, per questo lo definiscono un “festino”. Sono gli Shakalab, reggae band siciliana che da sempre ama mescolare i generi e lasciarsi influenzare dalle sonorità e dagli stili del momento. Dieci, che è anche una sorta di mantra, include naturalmente dieci tracce, una per ogni anno, in cui si susseguono al microfono dieci tra i più influenti Mc’s e singer della scena hip hop e reggae italiana. Ci sono dentro anche i singoli Giganti, che vede la collaborazione con la reggae star internazionale Alborosie e il producer Shablo, e Parasite, feat Sud Sound System e Inoki. Altri ospiti illustri di Dieci sono Ensi, Leslie, Vacca, L’Elfo, Attila, General Levy e Dub Fx, Apres la Classe, Forelock, Lion D, Kiave, Gioman,Extrapolo e Raphael. Un disco tributo al lavoro svolto in questi dieci anni pieni di soddisfazioni, produzioni e concerti per gli Shakalab, ma soprattutto “un disco imprevedibile – raccontano Jahmento, Lorrè, Br1 e Marcolizzo – poco etichettabile da un punto di vista di genere, sempre in connessione con il centro e il sud America, e con un legame forte con la Sicilia”. Perchè dalle proprie radici non ci si può staccare, e neanche dal primo grande amore che è il reggae. Nonostante la trap… Ed è di questo che abbiamo chiesto agli Shakalab nel corso del nostro videoincontro, durante il quale hanno presentato Dieci e parlato di ogni pezzo che contiene:
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