Settembre è un mese importante, uno spartiacque tra l’estate appena finita e l’autunno che avanza, un momento di cambiamento e di grandi propositi per il nuovo anno accademico. Ed è a settembre che un gruppo di persone capiscono di poter avere la vita che volevano. Poi ci vuole un po’ di coraggio per passare dal pensiero all’azione, ci vuole forza per cambiare per davvero le cose, e non solo nella testa o coperti da un alibi, una motivazione o da un evento che non dipende da noi e che non sia esclusivamente una nostra volontà. Ma si può fare.
Accade infatti a settembre che Francesca, dopo un evento che riguarda la sua salute, apre finalmente gli occhi e comprende che l’indifferenza di suo marito e l’infelicità morbida e silenziosa in cui si è adagiata, non possono durare più a lungo. Ma non è la sola a voler aprire le finestre della vita e cambiare aria. Tutto ciò lo racconta, appunto, Settembre, opera prima della sceneggiatrice Giulia Steigerwalt (si pronuncia Staigheruolt, ci tiene) che ama, mescolare dramma e commedia e lo fa benissimo. Il film che ha realizzato è poetico, delicato, scritto e recitato alla perfezione, tanto da toccarci il cuore.
Francesca è interpretata da Barbara Ronchi, più volte da noi elogiata per la sua bravura e la sua naturalezza nell’incarnare personaggi spesso travolti dai sentimenti. Suo marito Alberto è invece interpretato da Andrea Sartoretti, faccia e piglio perfetti per il ruolo. Tanto più Francesca realizza che con Alberto non è più come prima, tanto più si avvicina alla sua amica Debora, interpretata da Thony. Sue, ovviamente, anche le canzoni del film. “Io se non c’eri te m’ero sparata” è la frase che racchiude e incarna il rapporto viscerale e salvifico che si instaura tra le due donne, un legame potente che probabilmente c’era già, solo che ha avuto bisogno di uno scossone per venire alla luce e alla coscienza di entrambe.
Gli uomini non escono benissimo da Settembre, e lo riconoscono anche. “Se diventi miserabile (quando ti separi) è perché lo eri pure prima” confessa Guglielmo, interpretato da Fabrizio Bentivoglio, medico di Francesca, quando la incontra per caso in un bar. Anche Guglielmo decide di cambiare e trasformare la sua storia stonata con la giovane prostituta Ana, cui dà vita Tesa Litvan, in qualcosa di più naturale che somigli ad un rapporto tra padre e figlia. E Ana accoglie il cambiamento con stupore e gioia. Del resto, siamo a Settembre….
Il clima di ribellione avvolge anche i giovanissimi Maria e Sergio, lei è Margherita Rebeggiani, lui l’esordiente Luca Nòzzoli. Non me ne voglia la regista, ma il loro esilarante tutorial in presenza sulla prima volta vale già la metà del film. Eppure, seppur giovanissimi, anche loro, dopo aver assecondato il clichè del momento, deviano, aggirano le regole, si scrollano di dosso la consuetudine, scegliendo la vita che vogliono e con chi la vogliono, almeno in quel momento, dandoci speranza nel futuro dell’umanità emotiva. Senza dimenticare Matteo, interpretato da Enrico Borello, che si innamora di Ana senza sapere che mestiere fa. Chissà se dopo l’amerà lo stesso…. Settembre arriva al cinema giovedì 5 maggio. Andatelo a vedere.
Ecco le nostre videointerviste a Barbara Ronchi e Thony, e a Giulia Steigerwalt, Margherita Rebeggiani e Luca Nozzoli, oltre alla videosintesi della conferenza stampa: