Si chiamano Peppe, Lorenzo, Gianluca, Marco, Orietta, Tiziana e Gianmarco, a coordinarli è Paolo Falessi detto il pirata e a dirigerli è il maestro Federico Capranica. Sono i Ladri di carrozzelle, gruppo non rock ma sbrock romano, certamente la band di diversamente abile più longeva, che tra poco aprirà la serata finale di Sanremo 2017 portando sul palco dell’Ariston “la sagra della patologia”, ci dice il pirata con ironia, ma anche una canzone che, come i loro tanti progetti, guarda al futuro. Il pezzo si intitola Stravedo per la vita, con lancio d’hashtag #stravedoperlavita, e di ironia è ricca, basta citare parte del ritornello che recita “la vita nel mio caso un po’ s’è divertita, non ci vedo più ma stravedo per la vita”, la stessa ironia che troviamo in altri progetti artistici che vedono al centro la disabilità, come il film Ho amici in Paradiso, di cui vi abbiamo parlato, con i neo attori del Don Guanella. Quello di venire a Sanremo è un sogno che i Ladri di carrozzelle coltivavano da 28 anni ed ora finalmente ce l’hanno fatta. Tutto è cominciato anni fa in un villaggio turistico dove lavorava Paolo Falessi, come ci racconta lui stesso nel nostro videoincontro:
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