Sanremo 2016, Giuseppe Fiorello ospite della finale: presento la storia di un eroe contemporaneo

di Patrizia Simonetti

Giuseppe Fiorello

di piccoli grandi eroi in televisione ne ha interpretati veramente tanti. Questa sera l’attore siciliano è ospite della serata finale di Sanremo 2016 per presentare Io non mi arrendo, miniserie dedicata al vicecommissario Roberto Mancini, il poliziotto che per primo portò alla luce la piaga dei rifiuti tossici in Campania in quella che fu poi rinominata la Terra dei Fuochi, morto il 30 aprile 2014 proprio per continuare e perseverare nella sua battaglia, in onda lunedì 15 e martedì 16 febbraio su Rai1 per la regia di Enzo Monteleone. “Quando ho letto la prima stesura del soggetto di Io non mi arrendo – racconta Giuseppe Fiorello – provai due emozioni che solitamente non vanno di pari passo, rabbia e commozione: rabbia perché ho pensato a quest’uomo che avrebbe voluto il bene della nostra terra, dei nostri figli, della nostra vita e che è stato dimenticato e non aiutato. Commozione perché è anche la storia di un uomo, di un marito, di un padre che nonostante i suoi impegni quotidiani ha preferito quasi il nostro bene e ha continuato a mettere le mani in quelle terre contaminate per metterci di fronte a una grande verità, ma non è stato sostenuto, si è ammalato ed è morto. Non ho esitato un attimo a raccontare questa bellissima storia”

A primavera Giuseppe Fiorello sarà al cinema nel ruolo di un altro grande eroe dei nostri giorni, Paolo Borsellino, in un film che si intitola Era d’estate diretto da Fiorella Infascelli. “Eroe è sempre una parola un po’ abusata – sottolinea l’attore – nel senso che tutti i personaggi che ho raccontato non avrebbero mai voluto esserlo, piuttosto avrebbero preferito una vita normale e la verità su ciò che stavano raccontando, perché avrebbero voluto che questo fosse davvero un mondo migliore”