Sabrina Ferilli, sindaco senza paura in Rimbocchiamoci le maniche

di Patrizia Simonetti

Dopo Baciamo le mani che sapeva di mafia, e aspettando di condurre uno show assieme a Maria De Filippi, Sabrina Ferilli torna sul piccolo schermo a parlare di crisi e di lavoro con Rimbocchiamoci le maniche, serie in 8 puntate realizzata da Endemol Shine Italy e diretta da Stefano Reali al via stasera, mercoledì 7 settembre, sempre su Canale 5. Felice di “riportare il centro della narrazione sulle donne che forse manca dai tempi di Commesse, e in un ruolo al quale lavoro da quattro anni e che riflette la mia passione per la partecipazione diretta che poi è la democrazia”, Sabrina Ferilli è ovviamente la protagonista Angela, personaggio che ha ideato lei  stessa: ex moglie tradita, madre di tre figli e lavoratrice, almeno finché la fabbrica dove lavora come operaia specializzata non è costretta a chiudere. Ma lei non si arrende e decide persino di candidarsi a sindaco della sua piccola città, Offidella, nel Lazio, per poter mettere mano a un piano regolatore che potrebbe salvare l’azienda. Un ruolo che ci ricorda un po’ quello di Violante Placido in Questo è il mio paese, in onda lo scorso novembre su Rai1, ma la storia è un po’ diversa. “Una vicenda di partecipazione civile e sociale, in cui ho sempre creduto – dice ancora Sabrina Ferilli – Il male di questo paese è l’individualismo: almeno la nazione si ricompatta davanti ai drammi, come vediamo in questi giorni, e scatta la solidarietà. Qui è il gruppo, messo sotto pressione di fronte alla volontà del datore di lavoro di chiudere la fabbrica, che vince”.

Sergio Assisi interpreta Fabio, l’ex marito di Angela; Michela Andreozzi dà vita alla sua collega con la quale lui l’ha tradita; Andrea Giordana è l’attuale sindaco uscente Piero Pacetti; Benedetta Gargari è sua figlia diciottenne Caty, Samuel Garofalo il figli adolescente Ercole e Ilario Bellazzini il minore, di 8 anni. Nel cast anche Maurizio Mattioli, Marco Falaguasta, Giglia Marra, David Paryla, Monica Dugo, Gabriella Silvestri. “Rinnovare la fiction” l’intento dichiarato da Stefano Reali che rifiuta, almeno in questo caso, l’idea della serie rilassante per persone anziane, puntando invece su un’idea innovativa, quella “di far entrare chiunque in consiglio comunale o in fabbrica per vedere che succede quando si prova, in prima persona, a rimboccarsi le maniche e a fronteggiare il fuoco nemico, ma spesso anche quello amico. Angela è un sindaco perbene e per questo l’unico modo per fermarlo è screditarlo”.

Stasera su Rai1 parte Un medico in famiglia (che peraltro con la seconda puntata di domani darà filo da torcere pure a Squadra Antimafia, sempre su Canale 5): “Banfi e Scarpati dovevano andare in onda di giovedì – commenta la Ferilli – ce li hanno messi contro: ben venga”. Sfida lanciata.

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