Russell Crowe a Roma per Il Gladiatore, il video

di Patrizia Simonetti

Tappa romana per il premio Oscar Russell Crowe, nella capitale ad accompagnare il triplo evento dedicato a Il Gladiatore, il film del 2000 di Ridley Scott ambientato proprio nell’antica Roma che lo ha reso famoso: questa sera, mercoledì 6 giugno, al Colosseo – nel film ricostruito a Malta, ha rivelato Russell Crowe – e poi venerdì 8 e sabato 9 giugno al Circo Massimo, il film sarà proiettato accompagnato dalla colonna sonora di Hans Zimmer e Lisa Gerrard eseguita dal vivo da duecento musicisti e coristi dell’Orchestra Italiana del Cinema diretta dal Maestro Justin Freer e dalla stessa Lisa Gerrard. Un triplo concerto di beneficienza cui prenderanno parte ben duecento musicisti a sostegno del programma End Polio Now per sconfiggere una volta per tutte questa malattia e anche per la costruzione di un ascensore che possa far salire al terzo anello del Colosseo anche i disabili. In conferenza stampa l’attore neozelandese – dopo aver gridato “Forza Roma!” durante il photocall – ha dichiarato di amare l’Italia, di essersi messo in questo caso “al servizio di Roma” e del personaggio di Massimo Decimo Meridio che gli è rimasto dentro. E di molto altro.

Credo sia un fatto davvero speciale che gli enti locali abbiano dato le autorizzazioni per realizzare un cosa del genere al Colosseo e al Circo Massimo – ha detto Russell Croweperché per quanto ne so io, una combinazione concerto con proiezione come questa non era mai stata fatta prima, non so, ma immagino che proprio una passeggiata non sia stata. Non posso che congratularmi per questo e ringraziare tutte le amministrazioni coinvolte. Aiutateci a far sì che questo evento sia un grandissimo successo per le finalità che si è prefisso, affinché venga venduto fino all’ultimo biglietto, perché con la raccolta di questi fondi sarà possibile realizzare un ascensore che consentirà alle persone che non hanno la libertà di movimento che abbiamo noi di poter godere di questo monumento come ne godiamo noi, e di realizzare anche l’altro obiettivo: pensavamo che la poliomielite fosse stata cancellata dalla faccia della terra, invece è un problema sul quale ci dobbiamo nuovamente concentrare per far sì che venga completamente eliminata. Io non sono qui assolutamente per far soldi, ma semplicemente perché amo questa bellissima città e questo film di cui ho avuto l’onore di far parte tanti anni fa. So bene che i biglietti per il Colosseo sono cari, ma anche che sono per delle validissime cause. Al Circo Massimo sono molto più abbordabili, quindi riempiamo anche l’ultimo posto a sedere…

Poi sul film e sul personaggio de Il Gladiatore, Russell Crowe ha dichiarato: “per me una delle più grandi esperienze sul set che ha creato un legame fortissimo con Ridley Scott e mi ha spinto a continuare a lavorare con lui e ad impegnarmi in altri suoi film, perché fondamentalmente siamo stati in trincea insieme, abbiamo creato, abbiamo inventato e sviluppato un film proprio mentre lo giravamo, e questo è il cinema. La pellicola è in un certo senso un mezzo folle, ma proprio perché fa arrivare il messaggio visivo. Mentre giravamo Ridley Scott ha potuto aggiustare il colore, la composizione e renderlo quella cosa magica che poi è davanti agli occhi di tutti ed è un film che è stato importantissimo. Del mio personaggio mi piacciono soprattutto le emozioni perché se ad uno sguardo superficiale questo può sembrare un puro film d’azione, in realtà non lo è, parla di un’esperienza completa e compiuta. E mi ricordo quando Ridley era a parlare con i capi della produzione che volevano orientare il film verso un pubblico di diciottenni, lui ha detto ‘assolutamente no, questo è una specie di imbroglio che faccio ma è un film per le donne, un film che parla di vendetta per la morte della propria moglie e del proprio figlio’, e la sua predizione è stata in un certo senso confermata dai fatti perché già al secondo week end di programmazione il pubblico era per la stragrande maggioranza femminile…” Ecco il video di una sintesi della conferenza stampa di Russell Crowe: