Renato Zero presenta Zero il folle, videoincontro e recensione

di Patrizia Simonetti

In principio Renato Zero era un provocatore: testi espliciti, di rottura, senza peli sulla lingua, un look fatto di tutine aderenti, lustrini, paillettes e trucco pesante, con la sua voce potente e teatrale cantava di sesso in tutte le sue forme, con ironia e schiettezza, trattava di pedofilia, omosessualità, droga, violenza, libertà, emarginazione, poi di spiritualità, di Dio e ancora poi delle sue esperienze, di uomo e di artista, delle sue delusioni, speranze, gioie e tristezze.  Album e canzoni indimenticabili come No mamma no, Qualcuno mi renda l’anima, Inventi, Madame, Manichini, L’ambulanza, e poi La favola mia, Sbattiamoci, Sogni di latta, La tua idea, a fianco delle più celebrate Il cielo e Il carrozzone, restano queste le preferite di tanti che lo hanno seguito sin dagli esordi, affascinati, ammaliati e divertiti. E come non citare quell’album intitolato Tregua che tregua proprio non era con tracce come Fortuna, Niente trucco stasera, Profumi, balocchi e maritozziRenato Zero è tornato, o meglio non se ne è mai andato, ancora un a volta, instancabile e sempre deciso a dire la sua con ironia e coraggio, ma se prima gli schemi puntava a romperli, oggi sembra più un aggiustatore a dispetto del titolo del suo nuovo disco: Zero il Folle è il nuovo album in uscita venerdì 4 ottobre con Tattica, sia in CD che in vinile, dove Renato Zero dice sì la sua ma non fa più scalpore, non stupisce, non dà più fastidio insomma, dove elargisce consigli, lancia moniti, offre soluzioni: invita le donne a fare figli che “la culla è vuota”, anche se poi in conferenza stampa precisa che non auspica certo a una catena di montaggio ma che la vita è così messa a rischio oggi da ogni fronte che va difesa e creata anche per dare continuità a noi stessi. Di conseguenza l’aborto no, proprio no, ma Renato Zero lo dice da anni, a meno che la gravidanza non sia frutto di stupro, allora sì, interromperla è, diaciamo, comprensibile. E ancora tra le tracce di Zero il Folle invita ad essere sé stessi, ad avere “un profilo credibile che dietro ci sia tu”, perchè c’è “troppa tecnologia”, lamenta, tra codici, numeri e selfie e una vita in vetrina; ci spiega cos’è un uomo, inveisce contro la fretta dei nostri giorni, parla ancora di Dio e, con ironia, di peccato e perdono. Da provocatore a predicatore? Gli anni passano, Renato Zero è sempre Renato Zero, attento al mondo intorno, a “segnalare” e a puntare il dito dove crede vada fatto, ma gli anni, ahimè, passano. Tanto che la perla di Zero il Folle è senza alcun dubbio una classica canzone d’amore, quella Quanto ti amo struggente e melanconica, con parole che sprigionano amore ad ogni suono, musica potente e delicata al tempo, vagamente modugnana, come nel finale dove dopo “Quanto ti amo” pronuncia un soffiato “Dio…”, del resto, dice Renato Zero dal palco, “va bene non nominare il nome di Dio invano, ma quando trovi un amore così forte, così poderoso, come fai a non dire Dio”? Resta poi potente la sua voce, nonostante i suoi 69 compiuti proprio ieri, e quindi torta con candeline a cori di auguri alla presentazione di Zero il Folle, che così ha intitolato perchè “folle è chi sogna, chi è libero, chi provoca, chi cambia, chi non si vergogna mai e osa sempre, per rendere eterna la giovinezza” scrive Renato, e “fissatevelo bene in mente: la vita bacia i folli”, e allora sì, tutto torna, anche se di follia qui se ne trova ben poca. Ma resta la musica, ben composta e ben suonata: il disco è stato registrato a Londra, prodotto e arrangiato da Trevor Horn, cioè il produttore di Paul McCartney, Rod Stewart, Robbie Williams, con cui Renato Zero torna a collaborare dopo l’album Amo del 2013. E ci sono i fan, gli ex sorcini e gli altri pure, che riempiono da sempre e per sempre i suoi concerti: già sold out 13 date del nuovo tour in partenza il primo novembre (dopo il video le trovate tutte), quelli che non lo abbandoneranno mai, quelli di “non dimenticatemi eh…”. E alla fine chi decide sono loro. Ecco dunque la videosintesi del nostro videoincontro con Renato Zero:

 

 

 

 

 

 

 

 

Queste tutte le date di ZERO IL FOLLE IN TOUR:

1 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA(SOLD OUT)

3 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA(SOLD OUT)

4 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA(SOLD OUT)

6 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA(SOLD OUT)

8 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA(SOLD OUT)

9 novembre – Palazzo Dello Sport di ROMA(SOLD OUT)

14 novembre – Mandela Forum di FIRENZE(SOLD OUT)

15 novembre – Mandela Forum di FIRENZE(SOLD OUT)

18 novembre – Grana Padano Arena di MANTOVA

19 novembre – Grana Padano Arena di MANTOVA

23 novembre – Vitrifrigo Arena di PESARO

24 novembre – Vitrifrigo Arena di PESARO

7 dicembre – Modigliani Forum di LIVORNO

8 dicembre – Modigliani Forum di LIVORNO

14 dicembre – Pala Alpitour di TORINO

15 dicembre – Pala Alpitour di TORINO

21 dicembre – Unipol Arena di BOLOGNA

22 dicembre – Unipol Arena di BOLOGNA

11 gennaio – Mediolanum Forum di MILANO(SOLD OUT)

12 gennaio – Mediolanum Forum di MILANO(SOLD OUT)

18 gennaio – Palasele di EBOLI – Salerno

19 gennaio – Palasele di EBOLI – Salerno

23 gennaio – Palaflorio di BARI(SOLD OUT)

25 gennaio – Palaflorio di BARI(SOLD OUT)

26 gennaio – Palaflorio di BARI(SOLD OUT)