Concerto ma non solo quello di Renato Zero che con ZEROVSKIJ… solo per amore si appresta a un tour impegnativo e nuovo, quello di un artista che ha iniziato cercando di stupire, incuriosire, scandalizzare e rompere gli schemi, che ritroviamo mezzo secolo dopo, ancora acclamato dai suoi sorcini nel frattempo cresciuti, in veste di pacificatore, dispensatore di consigli e d’amore, portatore sano di altruismo e generosità, così come lo vediamo nel video del singolo Ti andrebbe di cambiare il mondo? dove come in un film d’altri tempi in bianco e nero fa quelle cose fuori moda, tipo aiutare una commerciante a tirare su la saracinesca del suo negozio, offrire fiori a un’anziana signora, portare il trolley a una donna, mettere benzina a un automobilista di una certa età, e poi sussurrare cose nelle orecchie della gente che la fanno ridere.
ZEROVSKIJ… solo per amore è uno spettacolo composto, complesso e ambizioso tutto firmato Renato Zero che racconta i 19 pezzi dell’omonimo doppio album e i suoi più grandi successi non solo in musica, ma in una sorta di teatro che tra effetti speciali e giochi di luce coinvolge un’orchestra di ben 61 elementi, 30 coristi e 7 attori, e in linea con il personaggio del video Renato Zero spiega:“sapere che molte grandi orchestre patiscono per una latitanza ingiusta e incomprensibile, rappresenta una spinta ulteriore per attuare questa scelta. Anche la fascia attoriale nel nostro paese sta attraversando un momento particolarmente difficile. Allora, perché non allargare la famiglia?”
La scena è quella di una stazione un po’ strana, Improbabile la definisce lui, Zerovskij, che come capotreno lo è ancora di più, e pure i passeggeri che arrivano, vanno e passano non sono persone qualunque, ma si chiamano Amore che “vi amerete ancora di più accettandomi (qualunque Amore sarò)” dice, Odio che “alla fine ho anch’io una ragione di esistere”, Tempo che “io gli blocco le lancette a Renato quando lui compone”, Vita che “l’eterno conflitto con Morte ci mantiene vive ed attive” e, appunto, Morte che “è il mestiere che mi rende antipatica, ma non lo sono affatto”, parenti scomodi ma inevitabili di ognuno di noi li definisce Renato Zero, pronti a confrontarsi con sincerità e ironia con i passeggeri di sempre, gli uomini e le donne, ovvero Adamo ed Eva che “sono secoli che viaggiamo e siamo abbastanza stanchi, ma felici” dicono. “Il progetto ZEROVSKIJ… per amore rappresenta il tentativo di dare totale spazio alla mia scrittura musicale più classica e rigoroso – spiega Renato Zero – con Vita, Odio, Amore, Tempo e Morte per voi finalmente in carne ed ossa. E la magia di una stazione ferroviaria da cui partiranno e arriveranno eventi e stati d’animo che ruoteranno intorno a quegli scellerati di Adamo ed Eva. Luci ed effetti di tutte le razze e confessioni. La diversità che sfida la normalità; il buio la luce; il silenzio, un sorriso e via cantando… E a Dio piacendo, condivideremo emozioni e reazioni dal di dentro per centottanta generosi minuti”.
Renato Zero comincia il viaggio e si riscalda giocando in casa, nella sua Roma, con ben 5 spettacoli al Centrale Live del Foro Italico sabato primo luglio, e poi il 2, il 4, 5 e il 6, per approdare il 18 luglio al Festival Collisioni di Barolo, nel cuneese, il 29 al Teatro del Silenzio di Lajatico, in provincia di Pisa, il primo e il 2 settembre all’Arena di Verona e il 7 e il 9 settembre al Teatro Antico di Taormina.
(Le foto di Renato Zero sono di Roberto Rocco)