Querido Fidel: videointervista a Gianfelice Imparato, Alessandra Borgia, Viviana Calò

di Patrizia Simonetti

Nella Napoli del 1991 c’è una casa che quando ci entri, ti sembra di essere a Cuba. E se ti metti a tavola, potrai gustare solo piatti cubani, riso e fagioli neri in primis. La casa è quella di Emidio, orgoglioso di suo padre che ha combattuto edato la vita per la rivoluzione cubana a fianco di Fidel Castro con il quale Emidio, tra un ricordo e l’altro di bambino, si scrive assiduamente da oltre quindici anni, ottenendo sempre risposta dal Comandante, discutendo del difficile momento per il socialismo reale. Nel quartiere credono tutti che sia matto e certo non aiuta che se ne vada in giro in uniforme, quella rivoluzionaria cubana si intende, a controllare i prezzi al mercato, che non vengano alzati a sproposito come il capitalismo permette di fare. A volte si lascia anche andare a imprese più estreme e pericolose, spesso coinvolgendo il suo compagno di partito Tommaso: per fortuna sua moglie Elena accorre sempre in suo aiuto ribadendo che in effetti suo marito è matto per davvero e che quindi in galera non ci può andare. E poi c’è sua nipote Celia, che si chiama come la rivoluzionaria cubana Celia Sánchez, che lo adora e che assorbe come una spugna i suoi insegnamenti. Peccato per suo figlio Ernesto che, a dispetto del nome, di rivoluzione e comunismo non vuole proprio sentir parlare, preferendo le moto, le donne e le scommesse.

A raccontare tutto questo è Querido Fidel il film gentile e divertente diretto da Viviana Calò alla sua opera prima, che arriva al cinema giovedì 18 novembre dopo un’anteprima al Bifest dal quale si è portato a casa il premio per la miglior regia e quello per il miglior attore protagonista che è Gianfelice Imparato, sul quale in realtà il film è stato cucito. Attore sensibile e molto amato che dopo aver lavorato con registi come Bellocchio, Moretti, Garrone, Risi, per ultimo Mario Martone che gli ha affidato il ruolo dell’imprenditore Gennaro Pantalena in Qui rido io, si è guadagnato una vasta popolarità televisiva più che con la serie Sky 1992, 1993 e 1994 in cui dava vita al deputato democristiano Gaetano Nobile, quanto grazie al personaggio del vice commissario Giorgio Pisanelli nella fortunata serie di Rai 1 I Bastardi di Pizzofalcone. E che vedremo a breve anche in una puntata di Imma Tataranni a fianco di Vanessa Scalera, nonché a teatro dal 23 novembre con la ripresa della tournée interrotta esattamente 21 mesi fa per la pandemia, di Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo.

Intanto ce lo godiamo in Querido Fidel, un film che parla di sogni, di un mondo ideale che forse non esiste ma che possiamo anche provare a creare, magari con un pizzico di follia, di fiducia, e di amore. Ed emana poesia e tenerezza la scena di Emidio davanti allo specchio a provare il saluto a Castro per essere pronto quando un giorno riuscirà finalmente ad incontrarlo; così come si percepisce quasi come un profumo l’amore di Elena, interpretata dalla bravissima Alessandra Borgia, per Emidio sia nella dolcezza con cui porta in tavola quel cibo esotico che fatica anche a trovare nei negozi della città, che nella determinazione con cui lo difende a spada tratta davanti a tutti e, più in sordina, da una vita fatta di pillole e antidepressivi. A dar vita a Celia, da bambina e da ragazza, sono rispettivamente Sonia Scarfato e Marcella Spina mentre Marco Mario De Notaris è Ernesto e Ninni Bruschetta è Tommaso. La nostra videointervista a Gianfelice Imparato e ad Alessandra Borgia e Viviana Calò: