Profondo: videointervista a Marco Marchese

di Patrizia Simonetti

Leonardo è un fotoreporter giunto probabilmente al traguardo della vita, ma prima di andarsene vuole trovare il Diavolo Rosso, un mostro marino a forma di mantra scarlatta di cui narrano leggende tramandate da pescatore a pescatore. Leonardo non vuole soltanto fare lo scoop del secolo, lui cerca un riscatto, una redenzione, una rivincita nei confronti del destino. Leonardo è interpretato da Marco Marchese – che abbiamo già visto anche in televisione, su Canale 5, in Squadra Mobile 2 a fianco di Giorgio Tirabassi e Daniele Liotti – perfetto per questo ruolo di uomo solitario e schivo, misterioso, silenzioso, detentore di un segreto e di un’ossessione che gli farà rischiare tutto ciò che gli resta, anche se non è più molto. Leonardo alias Marco Marchese è il protagonista assoluto di Profondo, opera prima, almeno in solitaria, di Giuliano Giacomelli, giovane sceneggiatore e regista trapiantato a Roma dal frusinate, che lo aveva già visto in azione sul set di Across the River – Oltre il Guado dove già nel 2013 era aiuto regista di Lorenzo Bianchini, per poi dirigerlo in coppia con Lorenzo Giovenga nel corto in Gemma di Maggio. Dopo tanti Festival che lo hanno portato in Brasile, in Pennsylvania e poi all’International Tour Film Festival di Civitavecchia tra i cinque finalisti in concorso come miglior lungometraggio italiano, Profondoè ora on demand su Amazon Prime Video. Del film vi abbiamo già parlato in occasione della recensione, ora la parola va al protagonista, ecco dunque la nostra videointervista via Skype a Marco Marchese con il quale abbiamo parlato di Profondoe del grande impegno che hanno richiesto le riprese, ma anche dei suoi desideri d’attore, del nuovo film già in post-produzione sempre diretto da Giuliano Giacomelli e delle conseguenze del recente lockdown: