Parliamo di cose belle, a Todi la mostra postuma di Pietro Coccia

di Patrizia Simonetti

Pietro Coccia se n’è andato all’improvviso, il 2 giugno 2019. Tre giorni prima però aveva avuto un malore durante la serata di premiazione dei Nastri d’Argento al Maxxi di Roma. C’eravamo tutti, io gli ero vicino quando si è accasciato al suolo, per riprendersi poco dopo. L’episodio ci aveva preoccupato, ma mai avremmo pensato che di lì a poco se ne sarebbe andato. Pietro Coccia era da trent’anni il fotografo del cinema e per questo ci conoscevamo da anni (tanto tempo fa mi aveva scattato una foto con Alberto Sordi che conservo gelosamente per un milione di ovvi motivi). Letizia Giambalvo e Vitaliano Napolitano lo conoscevamo però ancora meglio, erano suoi amici e colleghi, e sono loro i curatori della sua mostra fotografica postuma intitolata Parliamo di cose belle che si inaugurerà a Todi domenica 18 ottobre come evento del Festival di fotografia contemporanea Todimmagina diretto da Marcello Mencarini, che si terrà al palazzo del Vignola.

Romano, classe 1962, Pietro Coccia, laureato in Lettere con una specializzazione in Storia dell’arte, era appassionato di fotografia fin da ragazzo, e ha girato il mondo per trent’anni seguendo i principali eventi cinematografici per tante testate giornalistiche e collaborando a lungo con Rai Cinema. Era gentile Pietro, simpatico, una faccia singolare e un po’ buffa come i suoi modi di fare, ma era bravissimo, apprezzato e amato non solo dai colleghi e da noi giornalisti, ma da tutto il mondo del cinema italiano e in parte anche internazionale, sempre presente a Festival, presentazioni e rassegne, Cannes e Venezia in primis, per alcune star era anche una sorta di confidente. Il titolo della mostra è una sua frase che ripeteva spesso agli amici: parliamo di cose belle, diceva, perchè gli piaceva stare bene e in compagnia, e ai problemi magari ci avrebbe pensato dopo. 

In quei 30 scatti, che rappresentano solamente la punta dell’iceberg del suo immenso lavoro, troverete i ritratti di Brad Pitt, Cate Blanchett, Martin Scorsese, Harrison Ford con la moglie Calista Flockhart e George Clooney con Amal, Scarlett Johansson accompagnata da Joaquin Phoenix, Jane Fonda con Robert Redford, Angelina Jolie insieme a Clint Eastwood. E ancora, Sofia Loren, Quentin Tarantino con Gabriele Salvatores, Roberto Benigni, Ennio Morricone con Giuseppe Tornatore, Sabrina Ferilli e Toni Servillo con Paolo Sorrentino. E soprattutto la sua ultima foto importante, quella scattata a Cannes nel 2019 a Lina Wertmuller insieme a Leonardo Di Caprio che si era presentato a sorpresa per omaggiare la regista insignita dell’Oscar alla carriera, e a Giancarlo Giannini, una foto pubblicata dai giornali di tutto il mondo. E ancora, ritratti  di amici come Madalina Ghenea, Nastassja Kinski, Wim Wenders, uno scatto di Nanni Moretti che lo chiamava Maestro, uno di Carlo Verdone fotografato  in esclusiva a New York, un altro dei fratelli Enrico e Carlo Vanzina ancora insieme, all’inaugurazione della mostra romana dedicata nel 2017 al padre Steno nel centenario dalla nascita. 30 scatti di Pietro Coccia, la sua prima esposizione. Peccato che lui non ci sarà.