Oscar 2016: Leonardo DiCaprio è il miglior attore, Ennio Morricone dedica l’Oscar alla moglie

di Patrizia Simonetti

Finalmente Leo. Leonardo DiCaprio ce l’ha fatta, è stato lui questa notte a ricevere l’Oscar come miglior attore per Revenant di Alejandro Gonzales Inarritu, il suo primo Academy Award atteso da 23 anni e 5 candidature e più che meritato per la sua intensa e toccante interpretazione dell’esploratore americano Hugh Glass. Il regista messicano incassa invece il suo secondo Oscar per la miglior regia dopo quello dello scorso anno per Birdman, a Revenant anche l’Oscar per la miglior fotografia. Standing ovation per Leonardo DiCaprio alla consegna della statuetta dalle mani di Julianne Moore: “non diamo per scontato questo pianeta così come io non davo per scontata questa serata – ha detto DiCaprio sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles – nel 2015 siamo dovuti andare al Polo Sud per trovare la neve, il cambiamento climatico sta minacciando la nostra specie, dobbiamo lavorare insieme e smetterla di sostenere leader che parlano per chi inquina e non per gli indigeni che saranno penalizzati da tali cambiamenti”. Prima statuetta anche per anche Ennio Morricone che, già premiato in realtà con l’Oscar alla carriera nel 2007, si porta a casa quello per la colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino e che in sala è accolto da una standing ovation: “non c’è una grande colonna sonora senza un grande ispiratore come Tarantino e il suo team che ringrazio per avermi scelto – ha detto il maestro 87enne nel suo discorso di ringraziamento – dedico questa musica e questo Oscar a mia moglie Maria”.

Il miglior film è Il caso Spotlight di Tom McCarthy sull’inchiesta condotta realmente da un gruppo di giornalisti del Boston Globe sugli abusi sessuali dei preti cattolici negli Stati Uniti, che si porta a casa anche l‘Oscar per la miglior sceneggiatura originale, mentre per quella non originale vince La grande scommessa – The big short di Adam McKay ispirato all’omonimo libro-inchiesta di Michael Lewis sulla crisi economica americana del 2007. Il miglior film straniero è Il figlio di Saul, opera prima di Laszlo Nemes sugli orrori di Auschwitz, che già uscito in Italia il 21 gennaio, torna in sala il 7 e 8 marzo (guarda qui la nostra videontervista al protagonista Gèza Rohrig), il miglior film d’animazione Inside Out, a Mad Max vanno gli Oscar per la scenografia, il montaggio, il sonoro, montaggio sonoro, costumi e trucco.

Brie Larson è la miglior attrice protagonista per Room di Lenny Abrahamson ispirato al caso Fritzl che già le aveva regalato un Golden Globe, nelle nostre sale dal 3 marzo. Miglior attrice non protagonista Alicia Vikander per The Danish girl, miglior attore non protagonista è Mark Rylance per Il ponte delle spie, niente da fare dunque per Sylvester Stallone candidato per Creed. E nulla nemmeno per Lady Gaga visto che la miglior canzone è Writing’s on the Wall di 007Spectre di Sam Smith (guarda qui il video sulla nascita della canzone). Miglior effetti speciali quelli di Ex Machina, miglior documentario Amy, miglior corto Stutterer, miglior documentario corto A Girl in the River: the price of forgiveness, miglior corto d’animazione Bear Story.