È Natale e come quella volta scese sulla terra, eccolo di nuovo duemila anni dopo – l’annunciata parusia insomma – ma stavolta niente grotta, stella cometa, Giuseppe e Maria, solo lui, lui soltanto, adulto e con tanto di tunica rossa, nel bel mezzo della Santa Messa a spiegare che è di nuovo tra gli uomini perché dagli uomini deluso. Arriva in sala dal 26 marzo con Easy Cinema Oh Mio Dio! di Giorgio Amato, protagonista Carlo Caprioli (figlio di Vittorio), una sorta di esperimento tra il cinematografico e la candid camera per “provare a mettere in evidenza il sincretismo ideologico di una società che si definisce cristiana e cattolica – dice il regista – ma che poi, nei fatti, si comporta in maniera esattamente opposta”. Del resto egoismo e consumismo, di questo si nutre la società odierna, ma non era certo questo che Gesù, apprendiamo da Oh Mio Dio!, aveva predicato, bensì “amatevi come io vi ho amato, chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto”, e invece niente, neanche le suore lo riconoscono e gli offrono un riparo, tanto meno baristi e ristoratori vari. E allora solo una videocamera,anzi meglio due, potrà dimostrare davvero che lui è proprio Gesù, seguendolo per le strade e le piazze di Roma con tanto di miracoli in diretta e testimoni che raccontano di lui e di come ha cambiato le loro vite: “è giunto il momento di lasciare una testimonianza del mio passaggio” spiegherà poi lo stesso Gesù alla madre, che in Oh Mio Dio! è una bella signora bionda, truccata e curata che parla alla telecamera con disinvoltura e che, racconta in questa sorta di assurdo docureality, già lo sapeva che suo figlio era speciale, sin quando da bambino prodigio leggeva e scriveva già prima di andare a scuola e suonava pure il piano, per non parlare del cucciolo malato di leucemia salvato un attimo primo dell’eutanasia veterinaria e guarito del tutto solo con il tocco delle sue manine. Certo, i suoi miracoli da adulto lasciano un po’ a desiderare, come quello scaturito dalla slot machine che rilascia 200 Euro al giocatore accanito, o il ripensamento della giovane madre, che guarda caso si chiama Maddalena, amante del politico di turno, stoppata sul lettino un momento prima dell’aborto, con tanto di assurdo e violento attacco alla dottoressa accusata di avere le mani sporche di sangue e di essere un’assassina. Ma che Cristo fosse un convinto antiabortista ce lo potevamo anche immaginare…
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