Non toccarmi, il corto di Stefano Calvagna sulla violenza sulle donne

di Patrizia Simonetti

Un cortomeraggio fatto di tre storie, denominatore comune: la violenza sulle donne. Si intitola Non toccarmi ed è il nuovo lavoro di Stefano Calvagna (Non escludo il ritorno, Baby gang), a metà tra finzione e documentario. Tre racconti emblematici che testimoniano un fenomeno che sembra non attenuarsi mai, narrato su diversi livelli: violenza sessuale, fisica e psicologica.

Monica è un’avvenente ragazza sportiva vittima di stalking e poi di stupro ad opera del personal trainer della palestra che frequenta. Cristina si rivolge a un fisioterapista che finisce per molestarla lasciandola senza alcuna possibilità di reagire  in un vortice di terrore che la distrugge nella sua femminilità. Laura è sposata con un uomo affetto da narcisismo patologico, che la tratta come se fosse una nullità, una violenza subdola e sottile che la fa sentire prigioniera nella propria casa. Un estraneo, un conoscente, un marito rappresentano in Non toccarmi  i diversi gradi di rapporto tra le  vittime e i loro carnefici.

Progetto realizzato in collaborazione con Lazio Crea e Regione Lazio, prodotto dallo stesso Stefano Calvagna stesso insieme a Teresa Lidia Maliszewska ed Ettore Terzo per Associazione Culturale Trevi, Non toccarmi è interpretato da Martina Scoccia, Angelica Cacciapaglia, Chiara Becchimanzi, Claudio Vanni, David Capoccetti, Emanuele Cerman e Giulia Sauro. Ogni episodio è introdotto dall’intervento del Dottor Antonio Del Greco ad approfondire vari aspetti della violenza sulle donne e sottolineare l’importanza di denunciare i reati subiti. Altro importante contributo è quello di Michele Verginelli, atleta professionista esperto in arti marziali, che compare come deus ex machina per spiegare alle vittime la maniera in cui difendersi in caso di violenza e aggressione, lanciando il messaggio sociale di autodifesa che Non toccarmi si propone di diffondere.