Una notizia che davvero non avremmo voluto dare, né ora né mai perché quando una giovane guerriera coraggiosa e pavida viene sconfitta, al dolore si accompagna una rabbia che è difficile nascondere. Non ce l’ha fatta Nadia Toffa, nonostante la sua forza quasi incomprensibile e indiscutibilmente ammirabile davanti alla malattia e al dolore: la conduttrice e inviata de Le Iene è morta poche ore fa a soli quarant’anni nella sua Brescia stroncata da quel cancro che l’aveva colpita nel 2017 e che, scatenando anche critiche e polemiche, aveva definito “un’occasione, un dono” grazie al quale si trova la forza di reagire e di lottare come veri guerrieri, raccontando poi i suoi primi mesi di battaglia in un libro intitolato Fiorire d’inverno.
Dopo un miglioramento che all’inizio dell’anno l’aveva riportata pure in trasmissione, i primi di luglio Nadia Toffa era stata nuovamente ricoverata per il peggiorare delle sue condizioni di salute. Poco prima aveva pubblicato il suo ultimo post sui social dove compariva con il suo cagnolino Totò a salutare tutti i suoi fan. Nel corso della sua carriera si era sempre battuta nel sociale prima con libri come Quando il gioco si fa duro sulla ludopatia, poi con inchieste giornalistiche sull’Ilva di Taranto in seguito al quale la città che le aveva conferito la cittadinanza onoraria, sulle truffe al servizio sanitario nazionale, sugli abusi sui minori, sul traffico di rifiuti illegali in Campania, sulle slot machine, inchieste per le quali era stata più volte premiata. Dare oggi l’addio a Nadia Toffa ci rende davvero tristi…
“Qualcuno potrebbe pensare che hai perso – hanno scritto Le Iene in un post per salutarla – ma chi ha vissuto come te, non perde mai. Hai combattuto a testa alta col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi. D’altronde nella vita hai lottato sempre. Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse é per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa”.