Montalbano torna in TV, videointervista a Luca Zingaretti

di Patrizia Simonetti

Torna Montalbano e tornano in TV, sempre su Rai 1, i racconti di Andrea Camilleri editi da Sellerio Editore sul suo Commissario di polizia preferito interpretato come sempre, da 18 anni a questa parte, da Luca Zingaretti. E con lui tornano anche i suoi collaboratori più fidati: Mimì Augello (Cesare Bocci) e Fazio (Peppino Mazzotta), l’imbranato Catarella (Angelo Russo), e pure il giornalista Nicolò Zito (Roberto Nobile), senza dimenticare l’eterna fidanzata del nord Livia, interpretata anche stavolta da Sonia Bergamasco. Due, per la precisione, ed “entrambi hanno a che fare con delle famiglie un po’ problematiche – ci dice Luca Zingaretti nella nostra videointervista che trovare a fine articolo – si tratta di temi più cupi del solito che rispecchiano il momento che stiamo passando”. Si comincia dunque, anzi, si ricomincia con la serie dei record prodotta da Palomar e Rai Fiction, quella che miete ascolti pure in replica e che è la più stravenduta all’estero, lunedì 27 febbraio con Un covo di vipere tratto dal romanzo omonimo dello scrittore siciliano, ospiti di puntata Alessandro Haber e Valentina Lodovini, a raccontare l’omicidio di un imprenditore sessantenne morto ammazzato con un colpo di pistola in testa mentre prendeva il caffè nella sua casa al mare. O magari in un altro modo… Non era uno stinco di santo Cosimo Barletta, anzi, a dirla tutta faceva lo strozzino e ne aveva rovinata di gente a Vigata, e in più era anche un bel maiale visto che molestava ragazze che costringeva ad assecondarlo per poi ricattarle. Però che fai, non indaghi? Certo che lo fai e ti sorprendi pure quando scopri che in fondo, anche in questo caso, dietro c’è sempre l’amore, anche se in una forma particolare, tragica, deviata, pericolosa, come l’incesto tra padre e figlia. “Ho cercato di guardare a questo amore senza scagliare la prima pietra – spiega il regista Alberto Sironi – di sfiorare l’abisso con tenerezza, di avvicinare il pubblico per comprendere e non per condannare”. Del resto anche nel secondo appuntamento con Il commissario Montalbano, quello di lunedì 6 marzo con Come voleva la prassi, tratto in realtà dalla raccolta dedicata al giovane Montalbano e riadattato per l’occasione, anche qui, si diceva, il tema non è dei più lievi visto che l’omicidio è quello di una giovane prostituta dell’est compiuto con ferocia inumana durante un festino e ripreso come un film.  Ecco dunque la nostra videointervista a Luca Zingaretti: