Raccontare un artista come Amedeo Modigliani attraverso le sue donne, lui che le donne le amava, le dipingeva, nude soprattutto, o magari allungando loro il collo. Modigliani, scritto e diretto da Angelo Longoni e interpretato da Marco Bocci (qui la nostra videointervista a Marco Bocci), porta in scena gli anni parigini del pittore livornese, quelli dal 1906 al 1920, anno della sua morte, quelli intrisi di passione e arte, quell’arte che Modigliani avrebbe venerato e prodotto per sempre e ad ogni costo. E lo fa attraverso alcune delle donne più importanti della sua vita e della sua morte, nel bene e nel male. Modigliani arriva stasera al Quirino di Roma nel giorno della Festa della donna, e anche per questo abbiamo deciso di metterle assieme. Cominciamo da Kiki de Montparnasse, l’eccesso e la trasgressione: modella già famosa, libera e disinibita, è la prima che Modigliani conosce al suo arrivo nella capitale francese, il suo incontro segna quindi anche quello con il mondo nuovo e sconosciuto dell’ambiente artistico e bohémien di cui il giovane Amedeo entrerà a far parte, frequentando, proprio grazie a Kiki, altri grandi artisti dell’epoca come Utrillo, Picasso, Soutine, Brancusi, Rivera, ma imbattendosi anche, sempre grazie a Kiki, in tutto ciò che lo porterà alla distruzione: hashish, oppio e assenzio. Ad interpretarla è Giulia Carpaneto, ecco la nostra videointervista:
Poi arriva Anna Achmatova, la moderazione: poetessa russa, bella e imponente, appena sposata con il poeta Nikolaj Gumilev, riesce a calmare Amedeo e anche a fargli limitare il consumo di alcol e droga; i due si amano e si rispettano, parlano e si confrontano, ma poi lei sceglierà la sua arte e la sua terra. In Modigliani è interpretata da Vera Dragone, ecco la nostra videointervista:
Poi c’è Beatrice Hastings, interpretata da Romina Mondello, giornalista ricca, bella, colta, e un po’ più grande di lui, femminista e progressista, posa per molti suoi quadri, il loro amore è passionale a a tratti violento, lei lo aiuta ad emergere, ma poi l’addio. Infine lei, il grande e ultimo amore della sua vita, Jeanne Hébuterne, giovanissima, che lo vuole contro il volere della sua famiglia, perché lui è povero, ebreo e anche malato, ma grazie a lei si riprende: i due hanno una figlia ma mentre attendono il secondo bambino, lui muore e lei aspetta solo un giorno prima di gettarsi nel vuoto con la sua creatura in grembo. Ad interpretarla è Claudia Potenza, ecco la nostra videointervista:
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