Anno 2040. Una ragazzina e due bambini biondi giocano a nascondino in un campo mentre una voce racconta che erano stati tenuti in stato vegetativo e sotto farmaci dal giorno della loro nascita, poi la terapia sperimentale di un gruppo di scienziati riuscì a svegliarli restituendogli un po’ di vita ma con essa anche il dono della preveggenza che più che un dono si rivelò una maledizione: potevano prevedere un omicidio nel raggio di 150 chilometri, giorni prima che accadesse. Così il governo li rinchiuse alla Pre-Crimine dove sopravvissero per anni galleggiando in una sorta di liquido primordiale e sacrificando le loro vite per salvare quelle di molte altre persone. Peccato che non lo avessero deciso loro. Prevenire è meglio che curare ed è risaputo. Ma è giusto, efficace e soprattutto etico somministrare un antibiotico prima che si sviluppi un’infezione? Così è giusto, efficace e soprattutto etico arrestare qualcuno prima che commetta un crimine anche se è certo ed appurato che lo farà? A scatenare tali interrogativi fu 14 anni fa il film di Steven Spielberg Minority Report: ispirato al libro di Philip K.Dick, raccontava di un’unità pre-crimine diretta dal detective John Anderton, interpretato da Tom Cruise, che nella Washington DC di un futuro non più tanto lontano, ovvero nel 2054, utilizzava quei rapporti minori, da cui il titolo di libro e pellicola, sottovalutati dal mega computer centrale ma rivelatisi invece puntualissimi nel prevedere reati e misfatti con tanto di colpevole futuro da bloccare. Ora questi interrogativi vengono girati al più vasto e certo variegato pubblico televisivo con la serie al film ispirata tanto da prenderne anche il titolo: Minority Report la serie, appunto, prodotta dallo stesso Spielberg con la Century Fox, scritta da Max Borenstein e diretta da Mark Mylod, trasmessa l’autunno scorso negli Stati Uniti per una sola stagione, e un’altra non ce ne sarà, e pronta a sbarcare in Italia da mercoledì 13 luglio in prima serata e in prima assoluta su Fox.
Altra questione etica sollevata dal film era proprio quella dei tre giovani precog (precognitori) intrappolati in quel liquido primordiale con la testa piena zeppa di elettrodi perché provvisti di poteri di preveggenza: ma si possono sequestrare tre adolescenti, peraltro imparentati tra loro, per anni e anni in nome di un bene comune? A quanto pare sì, rispondeva il film, anche se tutto ciò alla fine veniva poi controbilanciato dall’arresto dello stesso Anderton accusato di un reato, guarda un po’, non ancora commesso, che è poi quel fatidico darsi la zappa sui piedi da soli. Infine chiusa la Pre-Crimine, i tre ragazzi, finalmente liberati, se ne sono andati a vivere, per quanto possibile, ognuno la propria vita ma dieci anni dopo Dash (Stark Sands di Shall we dance?) si rende conto che ciò che era è ancora: gli basta poggiarsi al bancone di un bar per vedere che di lì a poco la cameriera col vassoio inciamperà e quel che è più grave che esattamente tra 40 minuti qualcuno ammazzerà qualcun altro. Anche se per avere le idee e le visioni più chiare dovrebbe riavvicinarsi al suo gemello Arthur (Nick Zano di Cougar Town e 2 Broke Girls) e alla sorellastra Agatha Lively (Laura Regan di Mad Men) con cui aveva condiviso il servizio forzato alla Pre-Crimine e con i quali si era poi perso di vista. Dash comincia così a collaborare alle indagini della detective Lara Vega (Meagan Good di Saw V e Anchorman 2) aiutato anche da Wally, stesso personaggio – e pure stesso attore, Daniel London – che nel film aveva in carica la sopravvivenza dei tre precog. “La gente ama questa serie anche se non ha visto il film – dice Meagan Good – le storie dei personaggi sono incredibili e il pubblico vuole sapere cosa accadrà loro, è anche emozionante, spaventoso ,c’è un omicidio ma c’è anche del comico”. “I fan del film saranno soddisfatti – fa eco Stark Sands – la serie spinge a voler capire chi sono davvero questi personaggi e perché fanno certe cose”. Nel cast anche Wilder Valderrama (Grey’s Anatomy) nel ruolo del detective Will Blake, Lin Ju Li in quello di Akeela, Reed Diamond (Bones, The Mentalist, Agents of SHIELD), Christopher Heyerdahl (Smallville, Gotham), William Mapother (Lost).